FRANCESCO TOZZI
Cronaca

Terranuova punta al terzo mandato. La maggioranza: "Chienni si ricandidi"

La risposta arriverà nei prossimi giorni ed è probabile che sia un sì: c’è bisogno di disinnescare la mina Di Ponte

Terranuova punta al terzo mandato. La maggioranza: "Chienni si ricandidi"

Terranuova punta al terzo mandato. La maggioranza: "Chienni si ricandidi"

"Tutte le forze di maggioranza, alla luce della recente modifica normativa che introduce il terzo mandato, chiedono a Sergio Chienni la disponibilità a candidarsi alla carica di sindaco per le prossime elezioni amministrative del 2024". Recita così un comunicato diffuso ieri dalla coalizione di centrosinistra che sostiene l’attuale primo cittadino terranuovese.

Il documento, firmato da Partito Democratico, Azione, Italia Viva, Europa Verde, Sinistra Italiana, Partito Socialista, Civici Terranuovesi e Associazione Sandro Pertini, è un invito al sindaco a compiere un ulteriore passo in avanti per garantire stabilità e continuità. Ma è anche l’extrema ratio per ricomporre le crepe interne ai democratici. "Tale decisione - hanno sottolineato partiti e movimenti dell’alleanza Insieme per Terranuova - nasce dalla forte convinzione che la sua figura rappresenti la miglior soluzione possibile per capacità di governo e di inclusione.

Siamo certi che occorra dare continuità al lavoro fatto in questi anni dall’amministrazione, proiettandolo in un futuro prossimo che racchiude in sé tante opportunità - pensiamo alla concretizzazione dei fondi legati al Pnrr - e nuove sfide complesse da affrontare al meglio.

Per questo riteniamo che Terranuova debba contare su una guida competente e dinamica, che conosca a fondo il tessuto economico e sociale e che sia in grado di unire e trovare consenso al di là delle appartenenze".

Questa unità d’intenti è il frutto di un percorso politico che è culminato con l’assemblea degli eletti del Pd dello scorso 11 gennaio e con il vertice tra gli alleati convocato successivamente.

Il decreto del Consiglio dei Ministri che ha dato il via libera al terzo mandato per gli amministratori dei comuni fino a 15mila abitanti ha fatto il resto, spianando la strada alla richiesta di un Chienni-ter.

"La nostra comunità - ha aggiunto la coalizione - ha visto proseguire quel percorso di crescita che ci ha portato ad essere un’area attrattiva per le imprese, per i giovani e per le famiglie.

Sono state realizzate opere importanti e avviati cantieri strategici per il futuro della città. Allo stesso tempo sono stati valorizzati e implementati i servizi educativi e sociali, che ci rendono una città inclusiva e solidale. Davanti a noi abbiamo ancora dei passi fondamentali da compiere insieme, con entusiasmo e competenza".

L’idea trova d’accordo anche i socialisti, che inizialmente avevano fatto sentire la loro voce con la richiesta di primarie aperte a tutta la cittadinanza per l’individuazione del candidato sindaco.

La risposta di Chienni all’appello delle forze di maggioranza è attesa a giorni ed è molto probabile che sia un sì. Il sindaco della città di Poggio potrebbe sciogliere la riserva a breve e iniziare così ad impostare la campagna elettorale con largo anticipo.

Ma anche per un altro motivo: disinnescare la ‘mina’ Di Ponte che, è bene ricordare, non ha ancora ritirato ufficialmente la sua candidatura. Tutti gli scenari sono plausibili e il ‘rischio Bucine’ è ancora dietro l’angolo.