Terranuova Traiana. Domenica al Matteini arriva il Grosseto

Dopo il pareggio con l’Ostia Mare, ecco la seconda big del camopionato dopo il Follonica Gavorrano.

Al Matteini arriva il Grosseto

Al Matteini arriva il Grosseto

Arezzo, 11 ottobre 2024 – Il Terranuova Traiana, dopo aver pareggiato domenica scorsa con l'Ostia Mare, torna nuovamente davanti al pubblico amico del Mario Matteini. I biancorossi affronteranno il Grosseto (calcio di inizio alle 15) per la sesta giornata del girone E, del Campionato Nazionale di Serie D. Terranuovesi reduci da 4 risultati utili consecutivi: dopo la sconfitta all’esordio contro il Foligno, i pareggi con Gavorrano in casa, Trestina fuori, la vitoria con la Fezzanese e il match pari in terra romana. Truppa di mister Marco Becattini (alla quarta ed ultima giornata di squalifica, al suo posto in panchina il suo collaboratore tecnico Andrea Meniconi) a quota 6 punti in classifica, 5 gol fatti (2 in casa e 3 fuori, quinto peggiore attacco del girone), 4 reti al passivo (tutte in trasferta, dove in valdarnesi hanno giocato 3 volte a fronte di due match interni) che ne fanno la terza migliore difesa del raggruppamento. Grossetani per contro a quota 7 punti, frutto di 2 vittorie (entrambe in casa: 3-0 all’esordio con il Ghiviborgo, 2-0 domenisca scorsa contro la Sangiovannese), altrettante sconfitte (2-1 in casa con il Poggibonsi alla terza e 5-2 a Livorno nel turno successivo) ed un pareggio (1-1 a Seravezza alla seconda), 9 gol fatti (6 allo Zecchini e 3 fuori che ne fanno il terzo migliore attacco del gruppo E), 8 gol subiti (2 in casa e 6 fuori, che attestano i maremmani come seconda peggiore difesa del torneo).

Il team di mister Roberto Malotti, al ritorno in panchina dopo 5 turni di squalifica, finora ha affrontato solo squadre toscane. Domenica la biglietteria dello stadio aprirà alle ore 13.30. Nella stagione 2022-2023 furono 3 i precedenti. All’andata, l’11 dicembre del 22, al Carlo Zecchini il Grosseto si impose grazie alla rete di Cesaroni che al 40’ del secondo tempo si avventava su una palla vagante e dai 20 metri trafiggeva l’incolpevole Scarpelli. Una sconfitta oltremodo immeritata per i terranuovesi, sulla cui economia della gara ebbe un peso specifico enorme l’errore nella prima frazione di gioco di capitan Alessio Sacconi che eluso l’estremo locale, strozzava il tiro a porta sguarnita e trovava Cipolletta che salvava sulla linea un gol fatto. Al ritorno il 23 aprile dello scorso anno, alla terzultima, al Matteini finì 1-1 con i valdarnesi che tornarono a fare punti in casa dopo tre sconfitte interne di fila. Grifone avanti alla prima occasione al 33’ con Pasciuti, pareggio terranuovese con Benucci su rigore all’8’ della ripresa, e occasione clamorosa fallita dai padroni di casa nel finale con Petrioli. E proprio Max Benucci, 31 presenze con 18 subentri avuti e 7 fatti conditi da 3 gol con i terranuovesi nella stagione 22-23, sarà l’ex di turno. Ultimo incrocio infine il 14 maggio del 23 nello spareggio salvezza giocato allo stadio comunale Gino Bozzi a Le Due Strade di Firenze, match diretto da Stefano Striamo di Salerno, con la collaborazione degli assistenti di linea Giovanni Ciannarella di Napoli e Tommaso Tagliafierro di Caserta e disputato in campo neutro e a porte chiuse stante la squalifica dello stadio comunale olimpico Carlo Zecchini di Grosseto chiuso dal Giudice Sportivo per 3 mesi dopo i fatti post Grosseto-Livorno 1-1 giocata il 28 febbraio di quello stesso anno.

Il Terranuova, al suo primo storico Campionato Nazionale Dilettanti di Serie D, ci arrivò da sedicesimo e terzultimo classificato a quota 35 punti, il Grosseto scivolò nei playout per la peggiore classifica avulsa dopo aver chiuso all’undicesimo posto a quota 41 punti a pari merito con Sangiovannese e Ostiamare. Finì 0-0 dopo i tempi supplementari, risultato che condannò il Terranuova alla retrocessione in Eccellenza per la peggiore posizione in classifica al termine della stagione regolare. Un epilogo amaro per la formazione guidata allora da Simone Calori che dimostrò di saper tenere testa ad un avversario ben più quotato, recriminando per un evidente fallo di mano in area di Carannante, nel corso del primo tempo supplementare, non rilevato dal direttore di gara. Un episodio eloquente, un abbaglio vero e proprio da parte del direttore di gara, che non ravvisò gli estremi per un penalty a seguito di un plateale fallo di mano di Carannante su un tiro a botta sicura indirizzato verso la porta. La palla sarebbe sicuramente entrata ma la mano del giocatore maremmano non fu vista dall’arbitro, che tra le proteste generali lasciò continuare. Un episodio molto grave che influì sul risultato finale.