GAIA PAPI
Cronaca

Test di ingresso a Medicina. Viola è la numero uno in Italia: "Era il mio sogno fin da piccola"

Cutini al test di luglio, tra 44 mila partecipanti in tutta Italia, ha raggiunto il punteggio massimo 90/90 "Facevo qualche test in classe mentre i compagni venivano interrogati ma i prof mi hanno brontolato".

Test di ingresso a Medicina. Viola è la numero uno in Italia: "Era il mio sogno fin da piccola"

E’ un’aretina la «numero uno» nella graduatoria nazionale per entrare alla facoltà di medicina, è Viola Cutini

E’ un’aretina la "numero uno" nella graduatoria nazionale per entrare alla facoltà di medicina. Si chiama Viola Cutini. Al test di luglio, tra 44 mila partecipanti in tutta Italia, ha raggiunto il punteggio massimo 90/90. Come lei altri 600 giovani aspiranti medici, ma Viola ha potuto avvalersi del fatto che fosse la più piccola candidata, compirà 19 anni il 28 dicembre. "Non mi aspettavo questo risultato, ma è il coronamento di tanto studio. Avevo provato il test anche a maggio, per capire come era, determinata a luglio a superarlo", operazione riuscita. Se pur con qualche difficoltà. "Quest’anno ho avuto la maturità scientifica, quindi ho avuto poco tempo per studiare, solo a luglio. Cercavo di avvantaggiarmi facendo qualche test anche in classe mentre i compagni venivano interrogati. Più di un prof mi ha brontolato, non permettendolo. Ma come non capire che si stava parlando del mio futuro?" Così dopo la maturità scientifica con punteggio 90/100 Viola, chiusi i libri del liceo, ha avuto giusto il tempo di riaprire quelli per sostenere il test.

Dove non hai commesso nemmeno un errore...

"Esatto. L’impegno è stato tanto. Ho studiato molto. L’argomento su cui mi ero preparata meno? Sulla comprensione del testo".

Il primo posto ti ha garantito la scelta in una delle facoltà di medicina a numero chiuso in tutta Italia….

"Si, sono stata indecisa fino all’ultimo, poi ho scelto Firenze. E’ una città che mi piace, poi ha una buona università, così come l’ospedale, oltre ad essere vicina a casa, ci vivono già alcuni amici".

Quando è nato il sogno di diventare medico?

"Il corpo umano mi ha sempre affascinato. E’ dalle scuole medie che ho la sicurezza di voler fare il medico, è l’unica carriera a cui sono interessata. Vorrei specializzarmi in neurologia o cardiochirurgia. Nessuna tradizione, se riuscirò nel mio obiettivo sarò il primo medico in famiglia".

Come è stato il test? Spauracchio per moltissimi giovani.

"Ho sostenuto il test a Siena, l’ansia c’è stata, come è naturale che ci sia quando si affronta una cosa in grado di determinare il proprio futuro. I minuti primi dell’inizio sono stati duri, anche perché l’ansia ha avuto tutto il tempo di crescere: ci hanno fatto entrare alle 11 nonostante il test iniziasse alle 13.30" sorride Viola.

Credi che il tuo destino ti porterà al San Donato?

"Non so se mi stabilizzerò ad Arezzo. Prima vorrei andare in posti diversi, anche all’estero. Mi affascina molto la ricerca, per qualche anno vorrei fare ricerca all’estero, magari in America, sarebbe interessante. Nonostante mi vorrei specializzare in neuro o cardio, è giusto conoscerla. Ci sono così tanti aspetti da studiare e conoscere, sarebbe brutto trascurarli".