Testamento Biologico. Attivato uno sportello all’ospedale del Valdarno

Le persone avranno modo di approfondire i temi della legge e le modalità per indicare anticipatamente le proprie volontà e disposizioni in merito ad eventuali trattamenti medici, diagnostici e terapeutici futuri, qualora un domani non possano più essere in grado di farlo.

L'Ospedale del Valdarno

L'Ospedale del Valdarno

Arezzo, 25 giugno 2024 – Le disposizioni anticipate di trattamento, comunemente definite "testamento biologico" o "biotestamento", sono regolamentate da una legge entrata in vigore il 31 gennaio 2018. In previsione di un'eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo avere acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle proprie scelte, la legge prevede la possibilità per ogni persona di esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto su: accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche e singoli trattamenti sanitari. E da oggi, in Valdarno, sarà attivo, negli uffici della direzione di distretto al piano terra dell’ospedale Santa Maria alla Gruccia, uno sportello Dat, con lo slogan “Per me decido io”. Qui si potranno ricevere tutte quelle informazioni sulle direttive anticipate di trattamento e le persone avranno modo di approfondire i temi della legge e le modalità per indicare anticipatamente le proprie volontà e disposizioni in merito ad eventuali trattamenti medici, diagnostici e terapeutici futuri, qualora un domani non possano più essere in grado di farlo. Per redigere la Dat i requisiti essenziali sono la maggiore età ed essere in possesso della capacità di intendere e volere.

Per essere valide, però, dovranno essere redatte solo dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze che queste scelte possono comportare. Lo sportello del Valdarno, gestito dai medici dell’Unità Funzionale di Cure Palliative, è il luogo idoneo per farlo. Qui, su appuntamento, si forniscono consulenza e informazioni utili a garantire una consapevolezza nelle scelte individuali (quale il consenso informato) e le relative conseguenze rispetto ai futuri trattamenti sanitari. Fra le informazioni fornite anche il ruolo svolto dai diversi soggetti implicati, le modalità di consegna delle Dat con un focus sul ruolo del disponente e quello del fiduciario, cui si aggiungono tutte quelle indicazioni sulla ricezione, conservazione e consultazione dei documenti. Allo sportello i cittadini troveranno risposta anche sui diritti individuali previsti dalla legge in materia di protezione dei dati. Inoltre le persone potranno comunicare le proprie volontà ufficiali in materia di Dat anche direttamente dopo il colloquio. La persona potrà farlo successivamente anche nel proprio Comune di residenza o in Asl. Le disposizioni anticipate di trattamento non hanno scadenza e possono essere rinnovate, modificate o revocate in qualsiasi momento con le stesse forme con le quali sono state redatte. Inoltre non sostituiscono mai la volontà attuale della persona fino a quando questa è in grado di decidere autonomamente.

La persona può nominare un fiduciario, cioè una persona di fiducia che ha la funzione di far rispettare le proprie volontà nel rapportarsi con i medici e le strutture sanitarie. Le Dat possono essere consegnate a: notaio, ufficio di stato civile del Comune di residenza, Asl, uffici consolari italiani per gli italiani all’estero, ma anche videoregistrazione alla presenza di due testimoni da consegnare ad uno degli uffici di cui sopra e qualora si versi in condizioni di disabilità fisica. Lo sportello attivato all’ospedale del Valdarno è aperto due volte al mese, il secondo e quarto mercoledì con orario 14-16. Per avere un incontro è necessario prenotarsi da lunedì al venerdi telefonando dalle 10 alle 12 al numero 3663525792 o scrivendo alla mail [email protected] «Esprimendo le Dat - ha detto la dottoressa Stefania Magi, Direttrice Zona Distretto Valdarno – si riduce il rischio di subire trattamenti eccessivi non voluti qualora perdessimo la capacità di comunicare, e si chiarisce chi può parlare a nostro nome con i sanitari. Lo sportello è importante per capire come usare questo prezioso strumento a tutela della propria dignità e qualità di vita nei momenti più difficili, ed anche rilasciare direttamente le Dat".