
Gunther Tarneller insieme agli altri due soci con i quali ogni anno promuove il Villaggio Tirolese in piazza Grande
"Pronti a restare fino al 6 gennaio". Parola di Tirolesi. Che confermano il sigillo sulla piazza regina del Natale. Certo, il 25 dicembre è ancora lontano nel calendario dell’anno ancora giovane, ma c’è un anniversario a cifra tonda che impone di mettere in moto la macchina per tempo: il decennale della Città del Natale. Il carburante sono gli eventi che Comune e Fondazione InTour stanno posizionando nel grande puzzle che dal 15 novembre trasformerà il centro in una cittadella delle luci e del divertimento. Che ogni anno segna numeri forti nel tabellone del punteggio: oltre un milione e mezzo di visitatori, una manna per ristoranti, alberghi e negozi che per due mesi centrano l’en plein. I Tirolesi in questi giorni sono tornati ad Arezzo per confermare il loro sì al "matrimonio" con piazza Grande e con gli strateghi di Confcommercio, uno degli attori protagonisti della Città del Natale che porta il sigillo della Fondazione Intour. C’è accordo per il sodalizio fino al 2026 con un plus che potrebbe rappresentare la vera novità del decennale: il prolungamento del villaggio delle baite fino alla Befana. Prolungamento al 6 gennaio che, giocoforza, imporrebbe il trasloco degli antiquari da Piazza Grande.
Nel vertice aretino, i Tirolesi hanno ribadito la disponibilità a restare fino alla Befana se da Palazzo Cavallo arriverà l’ok a quella che per il momento è un’opzione sul tavolo. E la questione è al vaglio del Comune. A ben guardare, forse qualcosa di più di una disponibilità ad allungare le date, perchè la "macchina da guerra" altoatesina continua ad investire su Arezzo, ormai sul podio delle regine del Natale a livello nazionale. Una potenziale novità che fa il paio con un progetto già in cantiere: l’allargamento dei confini della Città del Natale all’anfiteatro romano dove potrebbe trovare "casa" la pista del ghiaccio finora al Prato in una posizione non troppo felice. Altra variabile da mettere a terra nel calendario degli eventi, riguarda la destinazione della Galleria d’arte moderna: in San Francesco ci sarà una nuova mostra dopo il grande evento su Vasari? In alternativa la prestigiosa sede potrebbe tornare ad abbracciare il mondo Lego, pure se la collocazione nel Palazzo di Fraternita resta al centro delle richieste di Confcommercio, insieme alla possibilità di ampliare gli spazi espositivi. Mentre la Casa di Babbo Natale sembra ormai aver costruito le sue fondamenta nella roccia della Fortezza: l’esperimento dello scorso anno porta con sè numeri importanti di ingressi e interesse dei visitatori. E come si suol dire in questi casi, "cavallo che vince non si cambia".
Intanto è alle porte un altro calendario: quello degli eventi del commercio che accompagnano la bella stagione. E che Confcommercio ha già nel suo carniere: il 31 maggio sarà il turno di San Leo da vivere, il 7 giugno di Pescaiola, con oltre cinquanta attività coinvolte e un chilometro di strada trasformato in shopping a cielo aperto. Il 24 giugno l’appuntamento con la serata Arcobaleno, in accordo con La Nazione e la Regione. A luglio i grandi eventi dell’estate: sabato 5, in concomitanza con l’apertura dei saldi estivi, lo shopping sotto le stelle, e il 17 la Cena in bianco sul grande prato allestito in Piazza Grande al centro del mattonato. E da lì inizia lo sprint fino ai giganti di autunno: prima il Mercato Internazionale e poi la il Mercatino Tirolese.