LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Tirolesi per sempre: avanti fino al 2026. Accordo rinnovato, arrivi da tutta Italia

"Non lasceremo mai Arezzo" assicurano i soci. Migliaia di prenotazioni. Già consegnate le casine del Prato .

"Non lasceremo mai Arezzo" assicurano i soci. Migliaia di prenotazioni. Già consegnate le casine del Prato .

"Non lasceremo mai Arezzo" assicurano i soci. Migliaia di prenotazioni. Già consegnate le casine del Prato .

La Casa Bianca oltre il portone solenne di Fraternita, neanche il tempo di abituarsi al passaggio dal sole pieno alla penombra. Tale e quale a quella vera, nello splendore dei suoi mattoncini Lego: manca solo Trump ma non è colpa nè della Confcommercio, ideatrice dell’evento, nè della Fondazione Intour, arbitro assoluto della Città di Natale, se gli americani si "gingillano" per mesi prima di scegliere. Il paese dei balocchi e delle strenne non può aspettare. Sabato c’è l’inaugurazione, il conto alla rovescia è già scattato: proprio lì, davanti a quel mercatino tirolese che brucia sul tempo i colleghi del grande nord, gli altoatesini, di ben dodici giorni. "Dalle mie parti si inizia il 28" conferma Gunther Tarneller, uno dei tre soci che si porta sulle spalle il villaggio di legno. E se lo porterà sulle spalle a lungo perchè l’accordo è stato rinnovato per altri due anni: significa in sostanza che pantofole, stinchi di maiale e brezel resisteranno almeno fino alla fine del 2026.

E dopo? "Noi non molliamo di sicuro – risponde Gunther – quella di Arezzo è la nostra più grande scommessa"". Non l’unica: il suo gruppo è presente in quattro mercatini tedeschi, a Verona e soprattutto a Merano. Anzi a Merano ha appena vinto il bando per piazzare la grande baita in piazza della Rena, lungo il Passirio, il torrente tumultuoso che attraversa la città. È la stessa baita che nelle prime edizioni del mercatino aretino troneggiava in piazza Grande, fino a coprire lo sky-line delle Logge. Amata da quanti potevano gustare a tavola i manicaretti altoatesini, detestata da chi non capiva l’incrocio con l’anima rinascimentale del luogo. Gli appassionati la ritroveranno lungo il Passirio ma il resto della festa resta qui, nel centro della città. E con il prolungamento vengono scacciate le ombre dei rivali che la bramano. "Di offerte ne arrivano sempre tante ma per noi c’è solo Arezzo" sorride sornione Gunther, mentre il suo team completa l’allestimento delle casine.

Lo stesso che è in corso al Prato: ieri i 44 stand sono stati consegnati ai legittimi "proprietari" che hanno cominciato a riempirli, se non altro per evitare che i colleghi rimasti fuori, quasi cinquanta, si rifacessero sotto. E così il mondo di Natale si ricompone, forte del suo incredibile anticipo. Le luminarie in giro sono complete. Comprese quelle nel tunnel di accesso alla Fortezza, la nuova sede tra l’altro della Casa di Babbo Natale, un vortice di luci da far girare la testa ai turisti. Tanti. Migliaia le prenotazioni alla Rocca natalizia e quest’anno non sarebbero neanche obbligatorie. Così come cresce l’attenzione intorno alla Lego. Tra le opere esposte in Fraternita, a parte Casa Trump, c’è perfino il Titanic: enorme, orgoglioso in mattoncini del suo nome, pur mutilato dalla storia. Ci sono anche Jack e Rose, abbracciati sulla prua, come se la nave non dovesse affondare, come se l’amore in scala 1 a 1000 fosse altrettanto efficace. Un viaggio nel mondo, tanta Francia e fantasia, due diorami enormi faccia a faccia, la Torre nera del Signore degli Anelli.

Mentre i confini della Città di Natale si allargano ed è come se sul regno del presidente della Fondazione Simone Chierici non tramontasse mai il sole. Tra gli ultimi capisaldi perfino il sagrato di Sant’Agostino, per una struttura in vetro sotto la quale la Coldiretti venderà i suoi prodotti chilometri zero, o il Praticino, affidati a musici e sbandieratori insieme anche in versione gastronomica. Un mondo nel quale si muove il pulmino-trenino scoperto di Natale: partenza da Guido Monaco e cinque tappe, una delle quali di ritorno in piazza Grande. Un fiume di allegria, un fiume di affari.

Banchini a parte, si viaggia dagli 8 euro necessari a visitare il mondo Lego o a salire sulla ruota panoramica ai 10 per entrare in Fortezza o per sa,lire sul "trenino"", sia pur con sconti famiglia, per i più piccoli e per le comitive. Centinaia in partenza da tutta Italia, ce ne sono decine già prenotate dalla Calabria e dalla Puglia, dodici nello stesso giorno dalla stessa agenzia. Tutti qui per fare festa, per godersi il Natale e le sue magie: compresa quella di scoprire se Jack e Rose almeno ad Arezzo sopravvivranno al naufragio.