FRANCESCA ABBATI
Cronaca

Tovaglia a Quadri a teatro. Un "Mattimonio" sul palco

Tovaglia a Quadri dal Castello di Sorci al palco con la versione teatrale in scena per la Stagione 2025 del...

Tovaglia a Quadri dal Castello di Sorci al palco con la versione teatrale in scena per la Stagione 2025 del...

Tovaglia a Quadri dal Castello di Sorci al palco con la versione teatrale in scena per la Stagione 2025 del...

Tovaglia a Quadri dal Castello di Sorci al palco con la versione teatrale in scena per la Stagione 2025 del teatro dei Ricomposti di Anghiari. Questa sera alle 21 e domanialle 17,30, ci sarà "Mattimonio" di Andrea Merendelli e Paolo Pennacchini. Tovaglia a Quadri (Premio Nazionale della Critica e finalista ai Premi Ubu 2024), torna in una versione rivista e adattata alla scena del Teatro di Anghiari.

Che cosa racconta Mattimonio? Franco Basaglia e Agostino Pirella e prima di loro Arnaldo Pieraccini: cosa sono le storie dei matti? Quella di Adalgisa Conti, ragazza di Anghiari rinchiusa 70 anni ai Tetti Rossi di Arezzo.

Un pezzo di questa storia salterà in aria con una bomba, e i pezzi sono arrivati fino a noi, come i confetti di un matrimonio che si celebra oggi ad Anghiari, terra di matti. Se la psiche resta ancora misteriosa, il cuore invece parla chiaro: basta l’amore per unirsi in matrimonio? Forse sposarsi oggi è roba da matti. L’impegno "per sempre" fa spavento. Oggi ci vuole una "lochescion" e perché il vincolo sia più forte, si sposeranno in chiesa: così vuole la madre dello sposo. Qui la sposa non ha madre, né padre: è sola, come l’Adalgisa, chiusa in manicomio perché troppo libera. Quando gli uomini incontrano certe donne, scappano. Solo un altro matto riuscirebbe a dire il fatidico "sì". Per gli abbonati l’evento è stasera alle 21.

La stagione prosegue il 2 maggio alle 21 appuntamento ai Ricomposti con Ninfee in collaborazione con Anghiari Dance Hub. Ninfee (Monet, 2023) è l’immersione, attraverso il corpo della performer e il suo movimento, in uno stagno in cui riscoprire le proprie emozioni e percezioni di fronte alla relazione con l’altro, con le persone e con l’ambiente. Nel tempo di una relazione, il corpo attraversa l’entusiasmo, l’affetto, l’amore ma anche la paura, la delusione, la rabbia, l’impotenza… Esplora parti di sé inesplorate, "toccando il fondo" a volte e nell’azione e condivisione modifica l’ambiente in cui vive, e in cui vivrà nel futuro. Lo spazio scenico si offre come uno spazio in cui possono cadere e ritrovarsi alcune parti di noi, in cui possiamo ritrovare oggetti, in cui si scende nell’oscurità, in cui riemergono e galleggiano "pezzi" che saranno parte indelebile della nostra storia, che rimarranno, come rifiuti gettati nelle acque della Terra, sulla nostra superficie. Sulla scia delle precedenti creazioni, ispirate a Mark Rothko e Vincent Van Gogh, anche in questa nuova produzione Lucrezia Gabrieli offre al pubblico un’occasione di incontro con un pittore del passato, Claude Monet.