Tra i banchi scatta la caccia al lavoro. Oltre cinquanta in coda per un posto. Attese oltre trecentomila presenze

L’altra faccia di un appuntamento in grado di attirare ogni anno sempre più visitatori di tutte le età. Una crescita costante nel tempo. Marinoni: "Il nostro territorio è stato valorizzato dagli operatori locali".

Tra i banchi scatta la caccia al lavoro. Oltre cinquanta in coda per un posto. Attese oltre trecentomila presenze

L’altra faccia di un appuntamento in grado di attirare ogni anno sempre più visitatori di tutte le età. Una crescita costante nel tempo. Marinoni: "Il nostro territorio è stato valorizzato dagli operatori locali".

A parlare per il Mercato internazionale sono i numeri. Diciotto edizioni, trecentomila persone attese in tre giorni, 300 banchi e una cinquantina di assunzioni per la fiera dei record. Centinaia di operatori stranieri che per tre giorni dormono negli alberghi della città. Millecinquecento i posti auto a disposizione nei parcheggi con la sbarra, oltre alla sosta su strada e poi la sicurezza con gli uomini di Ombra a vigilare sul percorso. La macchina organizzativa è rodata e pronta a tornare in campo dall’11 al 13 ottobre. "Vent’anni fa, considerando i due stop per il Covid, siamo partiti con 80 banchi di stranieri, fino ad arrivare ad oggi in cui gli espositori stranieri sono 195, affiancati da oltre 90 della provincia di Arezzo – ha detto Franco Marinoni, direttore Confcommercio Toscana – una manifestazione che si fa anche in altre città questa, ma alla chiamata di Arezzo rispondono tutti presente perché qui si fanno gli affari migliori e il nostro territorio ha saputo valorizzare di più l’evento, grazie anche alla partecipazione degli operatori locali. Siamo orgogliosi di celebrare i 18 anni del Mercato Internazionale, un evento che valorizza la diversità culturale e gastronomica, coinvolgendo espositori e visitatori da tutto il mondo. Questa manifestazione rappresenta un’opportunità unica per Arezzo, rafforzando la nostra vocazione turistica e commerciale e promuovendo le eccellenze locali. Importante anche l’indotto che crea nella parte bassa della città e negli alberghi. I 195 banchi di stranieri con una media di due o tre persone al lavoro, fanno in modo che centinai di persone occupino per tre giorni gli hotel aretini. La nostra città ha saputo caratterizzare l’offerta e in tre giorni sono attese 300mila persone, tante le presenze che muove questo mercato". Per Simone Chierici, assessore attività produttive del Comune di Arezzo, "il Mercato Internazionale rappresenta un evento strategico per la promozione e valorizzazione del nostro territorio. Un’occasione per Arezzo di mostrare la propria capacità di accoglienza e di trasformarsi in una vetrina globale, dove tradizione e innovazione si incontrano, rafforzando il tessuto economico e sociale della città". "Questo evento, ormai giunto alla maggiore età, si conferma un’occasione straordinaria per la promozione delle eccellenze territoriali e l’incontro con le culture internazionali. La presenza di oltre 300 espositori da tutto il mondo rafforza il ruolo strategico della nostra provincia nel panorama economico e turistico, valorizzando le nostre tradizioni e il tessuto imprenditoriale locale", ha detto Massimo Guasconi, presidente della Camera di Commercio Arezzo-Siena. "Il meglio dell’agroalimentare aretino ritorna in piazza San Jacopo in occasione del Mercato Internazionale – spiega il Direttore di Coldiretti Raffaello Betti - dove sarà possibile assaggiare ed acquistare le eccellenze del nostro territorio. La nostra associazione è impegnata nel promuovere e garantire la qualità e la distintività dei prodotti a chilometro zero, prodotti della filiera corta che provengono direttamente dai nostri produttori che saranno in piazza durante la tre giorni. La collaborazione con Confcommercio rafforza l’importanza della valorizzazione all’interno del circuito del lavoro delle aziende agricole locali, delle produzioni di qualità, della vendita diretta, del turismo e dell’ecosostenibilità".

Angela Baldi