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Doppio incontro con Luigi Garlando oggi. Una delle firme più note della Gazzetta dello sport e affermato scrittore per ragazzi...
Doppio incontro con Luigi Garlando oggi. Una delle firme più note della Gazzetta dello sport e affermato scrittore per ragazzi incontra le scuole del territorio. La serie Gol! con le mitiche Cipolline protagoniste di tante partite e avventure, ha appassionato migliaia di ragazzi, così come "Per questo mi chiamo Giovanni", il racconto della vita di Falcone pensato per gli adolescenti e letto in tutte le scuole italiane.
Per questo sarà l’ospite di oggi alle 10 della scuola Cesalpino di Arezzo per un attesissimo incontro con circa 150 studenti delle classi seconde e terze della scuola media.
Nel pomeriggio dalle 14 alle 16 sarà a Terranuova, per la presentazione del libro Luce e Mario, un romanzo che intreccia passato e presente, portando alla luce temi universali. A tutti gli studenti dell’ultimo anno della secondaria di primo grado verrà donato il romanzo prima dell’evento. L’evento, è organizzato dall’Associazione Scuolainsieme e dal Comune di Terranuova, rappresenta un’importante iniziativa culturale aperta a tutti i ragazzi delle scuole. 62 anni, milanese, Luigi Garlando ama il calcio da quand’era ragazzo.
"La mia specialità erano i palleggi, i piedi non erano male, il guaio era quel fisico da Abatino, come avrebbe detto Gianni Brera. Infatti, sono diventato giornalista" ricorda spesso durante le interviste. Un’altra sua grande passione è Dante. Nella taverna della casa dove abita con la moglie e la figlia, nel verde della Brianza lecchese, il giornalista e scrittore conserva una sessantina di versioni della Divina Commedia in altrettante lingue. "Mi è sempre piaciuto scrivere terzine dantesche, come se fosse una sorta di Sudoku", confida agli studenti che incontra in giro per l’Italia. "In quarta Ginnasio, all’Istituto Gonzaga dei Fratelli delle scuole cristiane, fratel Giuseppe mi diede da leggere "Non sparate sui narcisi" di Luigi Santucci. E da lì ho preso la mia strada" risponde invece a chi gli chiede sulla sua passione per la lettura e scrittura.
"Pochi libri cambiano la vita. Quando la cambiano è per sempre, si aprono porte che non si immaginavano, si entra e non si torna più indietro - ricorda la preside della Cesalpino Sandra Guidelli - ci sono libri fatti per essere usati e non soltanto letti. Rari, proprio come ‘Per questo mi chiamo Giovanni’. Per i nostri ragazzi, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono supereroi perché hanno combattuto e si sono sacrificati per restituirci la libertà".