Fabrizio Paladino
Cronaca

Traditi dalla cena di sushi: scoperto il batterio che ha scatenato l'intossicazione

Così i primi referti dei pazienti finiti in ospedale. Il «Clostridium perfringens» si contrae dal consumo di alimenti contaminati

LUNEDI' 12 SETTEMBRE

Arezzo, 23 febbraio 2021 - Emergono nuovi e importanti sviluppi nell’indagine relativa all’intossicazione di massa dei giorni scorsi dopo la cena di San Valentino a base di sushi in un ristorante orientale di Sansepolcro. Secondo alcuni referti già consegnati dall’Asl ai pazienti finiti in ospedale nelle ore immediatamente successivi all’asporto, è emersa la positività al «Clostridium perfringens», un batterio Gram-positivo e anaerobio diffuso nell’ambiente e nel suolo.

Questo particolare batterio tende a moltiplicarsi molto rapidamente e cresce in condizioni contraddistinte da poco ossigeno e da una temperatura compresa tra i 43 e i 47 gradi centigradi. Il «Clostridium perfringens» è capace di provocare soprattutto tossinfezioni alimentari che derivano dal consumo di alimenti contaminati dal batterio.

La tossinfezione si contrae quando gli alimenti preparati vengono tenuti per diverso tempo a temperature moderate prima di essere serviti, cosa che può accadere soprattutto in mense scolastiche, case di cura, ospedali, eventi in cui c’è cibo servito da catering. L’infezione da «Clostridium perfringens» non si trasmette da persona a persona, ma attraverso dunque cibo contaminato.

Cibo scotto può divenire contaminato se messo a contatto con cibo crudo. Ora l’inchiesta – che ha portato i carabinieri della locale Compagnia a sequestrare il locale e deferire i tre soci titolari del «Bambù Ristorante» per lesioni personali aggravate – dovrà stabilire con certezza se è stato questo batterio a provocare l’intossicazione insieme alle quasi 60 denunce presentate alla caserma dei carabinieri da altrettante persone sottoposte alle cure dei medici dopo aver consumato sushi d’asporto dall’attività avviata da pochi mesi.

Quindi, insieme a quelli dei militari dell’Arma, procedono gli accertamenti dell’Asl in base al contenuto delle provette che gli sfortunati clienti hanno portato agli uffici dell’Azienda sanitaria locale per effettuare tutte le analisi del caso.

I pasti incriminati sarebbero tutti riferibili a cibi a base di pesce consumati nella giornata di sabato 13, vigilia di San Valentino. E’ ancora in fase di definizione quale sia effettivamente l’alimento che avrebbe causato i malori e se la responsabilità è del ristorante stesso o pure dei fornitori.