GAIA PAPI
Cronaca

Incidente mortale di Arezzo: due giovani infermieri i primi a soccorrere la vittima

Il tragico scontro sulla bretella che porta all’Autosole: frontale tra due auto. Una quarantenne è grave

La scena dell'incidente

Arezzo, 1 settembre 2023 – Tragedia nel raccordo su viale Don Minzoni, nel tratto compreso tra la rotatoria dell’ospedale e l’incrocio di via Fiorentina.

Nello scontro frontale fra due auto muore un 73enne: è Aldo Gnaldi, originario di Anghiari, titolare di una ditta di impianti elettrici. Viveva a Tregozzano.

A niente sono serviti gli interventi di rianimazione. Quindici lunghi minuti in strada, poi quelli a bordo dell’ambulanza durante la corsa verso il vicino ospeedale di San Donato dove ad attenderlo c’era il Pegaso per trasportarlo d’urgenza a Firenze. Ma il viaggio dell’elisoccorso non è mai iniziato.

Sono da poco passate le 14 sull’anello a quattro corsie, quando l’uomo, al volante di una Grande Punto, sta procedendo dal Centro Affari verso l’ospedale. Nella direzione opposta, arriva una Golf, alla guida c’è una donna di 40 anni.

Ad un tratto la sua auto sbanda, superando la doppia striscia continua che separa le carreggiate e piomba sulla corsia opposta dove sta viaggiando Gnaldi.

Forse per un malore o per una distrazione, sul viadotto che precede lo svincolo per l’Autosole, la Golf arriva come un fulmine sull’auto dell’elettricista settantenne.

L’uomo avrà tentato di evitare l’impatto ma non ce l’ha fatta: tutto è accaduto nello spazio di un istante, imprevedibile e tragico.

Uno schianto terribile, l’auto si accartoccia su se stessa. Entrambi gli automobilisti rimangono senza conoscenza. Probabilmente a giocare un ruolo decisivo potrebbe essere stata anche la velocità di marcia, ma saranno gli uomini della polizia municipale ad accertare le cause della tragedia.

Lungo la quattro corsie il limite è di 70 chilometri all’ora, ma difficilmente gli automobilisti lo rispettano. All’arrivo dei soccorsi la scena lascia subito ben poco all’immaginazione.

Il caso ha voluto che in quel momento sul raccordo stessero viaggiando due giovani infermieri appena usciti dal loro turno in ospedale. Sarebbero stati loro i primi ad arrivare sull’incidente e a lanciare l’allarme.

Subito dopo si precipitano velocissimi i sanitari con l’automedica, e su due ambulanze della Misericordia. Al loro arrivo trovano la donna gravemente ferita ed incosciente e l’uomo nell’auto in arresto cardiaco.

Dopo i lunghi tentativi di rianimazione, Aldo Gnaldi viene trasportato al pronto soccorso. La speranza di partire in volo verso Firenze però trova un muro: il settantenne muore dopo pochi minuti.

Con la seconda ambulanza viene soccorsa la donna ferita. È gravissima: anche lei viene trasportata al San Donato dove arriva in codice rosso, la prognosi resta riservata.

Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, gli agenti della polizia municipale hanno provveduto a ricostruire l’accaduto, la cui dinamica è apparsa da subito piuttosto chiara. Una invasione di corsia, le cui ragioni saranno da ricostruire. I vigili sono intervenuti anche per regolare il traffico. Il raccordo, infatti, è stato a lungo chiuso per consentire gli interventi di soccorso e di recupero dei mezzi. Il traffico è andato letteralmente in tilt, lunghe code si sono formate in uno dei momenti di maggiore transito dei veicoli sulla tangenziale.