GAIA PAPI
Cronaca

Trasporto pubblico locale: il Pd incontra i pendolari alla stazione di Arezzo

Il Partito Democratico ascolta i pendolari ad Arezzo: focus su costi, sicurezza e puntualità dei treni regionali.

Il Partito Democratico ascolta i pendolari ad Arezzo: focus su costi, sicurezza e puntualità dei treni regionali.

Il Partito Democratico ascolta i pendolari ad Arezzo: focus su costi, sicurezza e puntualità dei treni regionali.

L’incertezza, il disinteresse, il disinvestimento sul trasporto pubblico locale rappresentano un grave problema che si abbatte anche sulla qualità della vita e sulle giornate delle persone che ogni giorno prendono il treno per andare a lavorare: così ieri il segretario nazionale del Partito Democratico Elly Schlein dai binari della stazione di Arezzo, dove ha incontrato una delegazione del Comitato Sava.

Un’occasione per capire le problematiche che interessano i pendolari. "Ha un grande significato la campagna di ascolto dei pendolari lanciata dal Pd regionale della Toscana; campagna che sosteniamo con grande forza. Per questo sono qua, ai binari della stazione di Arezzo. Abbiamo parlato con molti pendolari e sono emerse diverse problematiche" ha spiegato Schlein.

Il consigliere direttivo del comitato Sava, Riccardo Alberti, proprio mentre si trovava in una carrozza del regionale Chiusi-Firenze, ha incontrato gli esponenti del Pd ed ha illustrato loro la necessità di calmierare il costo della bigliettazione, sull’esperienza della regione Lazio, e di garantire sicurezza e puntualità dei treni regionali.

Ad attendere sui binari della stazione di Arezzo la delegazione del Pd è stato il segretario del comitato, Domenico Alberti che ha ricordato all’assessore Baccelli la necessità di riqualificare le stazioni attualmente in essere ed insistere con il governo regionale e nazionale sulla opportunità di affrontare l’annoso problema del collo di bottiglia Firenze Rovezzano che sta mettendo da anni in ginocchio migliaia di pendolari condannati ad ingiusti e dannosi ritardi con effetto a cascata su quanti usano quotidianamente i treni lenti e quelli veloci per motivi di studio, lavoro, cure e turismo.

"I treni regionali dovrebbero andare nelle linee preposte, nel tracciato convenzionale. Certamente avrebbero bisogno di garanzie per i pendolari che, ogni giorno, dai territori più interni raggiungono le città metropolitane. Da sempre il comitato stazione Alta velocità Arezzo chiede, oltre alla riqualificazione delle stazioni minori e di quelle attualmente in essere, con il ripristino della garanzia della puntualità anche una adeguata ripartizione. Non possiamo vedere nella direttissima transitare insieme a 276 treni veloci anche gli altri treni che invece dovrebbero, secondo chi si occupa di trasportistica, restare nella linea convenzionale" ha spiegato Alberti.

Infine, ha ancora insistito sull’efficacia del dialogo fra le diverse parti politiche convinto, come resta, che trasporti, sanità e sicurezza dovrebbero unire anziché spaccare il Paese, oggi ancora in difficoltà estrema e scarsamente competitivo con il resto degli Stati membri d’Europa.