Tre presidi per tutta la vallata. Maxi impegno per Marrocco: al lavoro dall’infanzia alle superiori

Una sola dirigente per tutti gli istituti di Sansepolcro, De Iasi alla guida del Fanfani-Camaiti e del Voluseno. Alla professoressa Ciarli la direzione dell’istituto comprensivo di Anghiari e Monterchi. I dubbi della politica. .

Tre presidi per tutta la vallata. Maxi impegno per Marrocco: al lavoro dall’infanzia alle superiori

Emilia Marocco, dirigente al momento di tutte le scuole di Sansepolcro

di Claudio Roselli

SANSEPOLCRO

Tre dirigenti per l’intero territorio della Valtiberina: è questo l’assetto di partenza del nuovo anno scolastico, che prenderà il via lunedì 16 settembre. A due di essi sono state al momento affidate le responsabilità anche dell’istituto comprensivo di Sansepolcro e del "Voluseno" di Badia Tedalda e Sestino. Il nuovo decreto ha assegnato in pratica alla professoressa Emilia Marocco la dirigenza di tutte le scuole di Sansepolcro, da quella dell’infanzia alle secondarie superiori, mentre il professor Giuseppe De Iasi continuerà a guidare l’omnicomprensivo "Fanfani-Camaiti" di Pieve Santo Stefano, più il "Voluseno" di Badia Tedalda e Sestino. Alla professoressa Cristiana Ciarli, infine, la direzione dell’istituto comprensivo di Anghiari e Monterchi. Una configurazione che ancora potrebbe variare: giorni addietro, il Tar del Lazio ha respinto un primo ricorso di candidati che hanno partecipato al concorso per diventare dirigente scolastico, ma in ottobre si dovrà pronunciare su un secondo, inerente allo stesso argomento. Il dato saliente è che, sulla carta, gli istituti di Sansepolcro (fra liceo scientifico, linguistico e artistico, tecnico economico e professionale si contano oltre 15 diversi indirizzi didattici da gestire) sono in mano a una sola persona che, in maniera sia diretta che indiretta, ha già iniziato a dirigere. Emerge con evidenza anche il criterio adottato, che di fatto divide in due il comprensorio fra parte montana e parte di fondovalle.

Tante le perplessità generate, specie se l’attuale configurazione dovesse diventare definitiva e in questo contesto si è inserita la presa di posizione del Pd biturgense, che nella concentrazione in una stessa dirigenza vede un impoverimento dei servizi scolastici, senza nulla togliere alle capacità della persona che occupa il delicato ruolo. Ma c’è di più: "Oltre a questo – sottolinea il Pd biturgense - le condizioni degli edifici scolastici sono preoccupanti. Le scuole medie sono da anni in ristrutturazione e gli studenti saranno costretti ancora una volta a frequentare lezioni in aule prefabbricate, strutture che si sono già dimostrate inadeguate per affrontare i rigidi mesi invernali. L’istituto tecnico economico e il liceo artistico si trovano in edifici storici privati che non rispondono alle esigenze di una scuola moderna, mentre le sedi del biennio dello scientifico e del professionale Buitoni sono ancora cantieri aperti, con lavori di ristrutturazione lontani dal completamento. Un altro punto critico è la carenza di collegamenti pubblici che impedisce a molti studenti dei comuni limitrofi, sia toscani che umbri, di raggiungere agevolmente le nostre scuole. In questo contesto drammatico, il silenzio dell’amministrazione comunale è assordante".