FRANCESCA MANGANI
Cronaca

Trema il Casentino e torna la paura. Il tam-tam via social sul terremoto

L’epicentro è stato registrato a Pratovecchio ma le scosse sono state avvertite in tutta l’alta vallata

Trema il Casentino e torna la paura. Il tam-tam via social sul terremoto

Trema ancora il Casentino e torna la paura tra i residenti. Ieri mattina due scosse di magnitudo 2,5 e 1,2 con epicentro a Pratovecchio sono state avvertite in tutta l’alta vallata seminando il panico tra la popolazione. Gli episodi sono avvenuti a distanza di poco più di un mese dalla forte scossa del 18 settembre scorso con epicentro Marradi, nel fiorentino, che fu avvertita in tutto l’aretino, compresa l’alta vallata casentinese che è collegata all’area fiorentina dal passo dello Spino ed è in linea d’area la più vicina. Ieri è nuovamente tornata la paura. Erano le 9,27 quando una scossa breve ma intensa ha fatto tremare la terra. Registrata dall’Invg a 8,8 chilometri di profondità, la scossa è stata seguita da una successiva più lieve, alle 9,59, di magnitudo 1.2 con epicentro a tre chilometri a sud di Pratovecchio e a una profondità di 10 chilometri. Nessun danno registrato, anche se in moltissimi hanno cercato conforto sui social, chiedendo informazioni. I soccorsi hanno perlustrato il territorio per verificare che la scossa non avesse procurato danni a cose e persone, confermando che fortunatamente l’episodio non ha richiesto alcun intervento.

Una situazione ben diversa da quella dello scorso 18 settembre quando la popolazione casentinese fu svegliata alle 5.10 di mattina per una forte scossa con epicentro a 3 km da Marradi (Firenze) e 8,4 km di profondità. In quel caso in molti scapparono dalle proprie abitazioni riversandosi in strada e mandando in tilt i centralini delle Unità di soccorso, anche se non furono rilevati danni a cose o persone.

I vigili del fuoco del comando di Firenze effettuarono 65 interventi nel Mugello, nei territori dei comuni di Marradi, Palazzuolo sul Senio, Borgo San Lorenzo, Barberino di Mugello e Dicomano. Grazie all’utilizzo dei droni fu eseguita una fotogrammetria dei centri colpiti dal terremoto per individuare dei target, inoltrati poi all’Unità di comando locale che li utilizzò per la gestione degli interventi. Quella di ieri è stata sicuramente una situazione ben diversa che tuttavia ha riacceso la paura nella vallata.