Arezzo, 19 gennaio 2025 – Già partita la richiesta a Rfi. Che viaggia nella sala comandi di una Freccia, perché bisogna fare presto. L’urgenza è il potenziamento delle corse nelle stazioni di Arezzo e Chiusi, aspettando Medioetruria. E se per l’hub dell’alta velocità il fronte che spinge su Rigutino e manda in soffitta Creti si allarga e si compatta, Regione in testa - posizione netta del governatore Eugenio Giani e dell’assessore regionale Stefano Baccelli rilanciata nella seduta congiunta dei consigli comunale e provinciale-, resta il nodo collegamenti da rimettere al centro. Baccelli va dritto al punto: “Formalmente e mediaticamente abbiamo già chiesto a Rfi il rafforzamento delle corse nei due scali”. E ricorda, che “l’ipotesi potenziamento dei treni veloci, oltretutto più vantaggiosa in termini di costi, era già quella prevalente nel caso in cui non fosse stato possibile realizzare la stazione dell’alta velocità”.
Una sottolineatura per ribadire la necessità di una maggiore attenzione al piano delle Frecce su Arezzo e Chiusi.
Necessità ribadita dal sindaco Alessandro Ghinelli che spiega: “Già a luglio avevamo chiesto a Rfi il rafforzamento dei treni veloci durante le vacanze di Natale per il grande afflusso di turisti sia per la mostra su Vasari, sia per la Città del Natale: ci era stato risposto che non era possibile. Benissimo la sollecitazione e il fatto che lo si chieda in maniera strutturale: è importantissimo e sono d’accordo con Giani e Baccelli, tuttavia voglio sottolineare che questa è una misura temporanea e transitoria che riguarda l’esercizio ferroviario, ma ha ben poco a che vedere con la localizzazione della stazione Medioetruria”. Che per Ghinelli resta la priorità numero uno. Priorità anche per la Regione e su questo Baccelli è netto e traccia il percorso: “Da un lato, occorre lavorare per far sì che la localizzazione di Medioetruria non sia a Creti ma a Rigutino e dall’altro impegnarsi per avere fermate ulteriori ad Arezzo e Chiusi. Mi pare che in entrambi i casi ci siano le condizioni per centrare il traguardo e farlo in maniera condivisa con la Regione Umbria ma al tempo stesso con la disponibilità del ministero a realizzare l’opera”. Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Chiusi Gianluca Sonnini.
Ma sui binari dei treni veloci e di quelli che sfrecceranno nel nuovo hub aretino, si innesta la replica del sindaco Ghinelli a Confindustria: che rispetto a Medioetruria chiede alle istituzioni di concentrarsi, in questa fase, sul completamento della Due Mari, oggi bloccata perchè “mancano risorse aggiuntive per la Toscana nella legge di bilancio”, tuona l’assessore Baccelli e la terza corsia dell’A1 nel tratto aretino. Ghinelli si dice deluso dalla posizione di Confindustria e invita “a riconsiderarla e a fare comune nella volontà di realizzare un progetto che non è più un’opzione, ma una necessità assoluta di sviluppo. La E78 è un’opera attesa da quarant’anni e la sua realizzazione va perseguita con tenacia. Ma la sua mancata realizzazione non toglie nulla a questo territorio, semplicemente non ne implementa come potrebbe le potenzialità. La localizzazione di una stazione alta velocità in una località “sbagliata” produce invece un peggioramento rispetto alla situazione attuale. Dunque ci si convinca una volta per tutte che la priorità assoluta ora è la definitiva collocazione della Medioetruria a Rigutino. Senza nulla togliere al completamento della E78”.
Poi richiama il fronte comune delle istituzioni su Medioetruria a Rigutino e agli industriali dice: “Solo attraverso una collaborazione sinergica tra enti locali e tutte le espressioni imprenditoriali del territorio potremo ottenere un’opera della quale peraltro la stessa Confindustria sottolinea l’importanza strategica e il cui vantaggio è provato che non si limitano a ricadere solo sul territorio aretino”.