SOFIA ZUPPA
Cronaca

Treni cancellati e ritardi. Giornata nera sui binari. Aretini fermi a Orvieto: "Siamo rimasti a piedi"

Ancora problemi e disagi sulla linea veloce e lenta Firenze-Roma. Ieri l’ennesima odissea di alcuni aretini in viaggio verso casa. "Siamo rimasti due ore e mezzo fermi, poi ci hanno fatto scendere".

Treni cancellati e ritardi. Giornata nera sui binari. Aretini fermi a Orvieto: "Siamo rimasti a piedi"

I pendolari aretini che sono dovuti scendere dal treno a Orvieto in attesa di un’altra corsa che li riportasse a casa

Ancora disagi ferroviari lungo la linea Roma Firenze e circolazione in tilt. Questa volta, un incendio in un campo nei pressi della stazione di Orvieto, tra la linea dell’alta velocità e la strada A1, ha causato cancellazioni e ritardi a raffica. I vigili del fuoco al lavoro sono intervenuti per estinguere le fiamme ed effettuare la bonifica. L’incendio sarebbe divampato intorno alle 16, dopodiché la circolazione dei treni è stata interrotta e i ritardi si sono accumulati in maniera incontenibile. In molti i casi, i convogli sono stati addirittura cancellati.

Solo per dare alcuni esempi, l’intercity per Prato ha subito un ritardo di 100 minuti, l’Alta velocità con capolinea Venezia oltre 100. La stazione di Arezzo è al centro di questi disagi. Anche nella direzione opposta l’Intercity per Salerno ha subito un ritardo di 40 minuti. Si tratta probabilmente di una delle giornate più calde di un’estate già contrassegnata da temperature torride.

Ci troviamo a Orte, a 82 chilometri dalla città da bollino rosso per eccellenza, Roma. "Io devo andare a Città di Castello. Sono partita da Roma Tiburtina alle 15:13. Tra scioperi, guasti e incidenti è sempre un disastro. Doveva essere il mio ultimo viaggio prima di fermarmi per il resto dell’estate: si è rivelata un’odissea".

Sono molti gli aretini che devono rientrare a casa. Tra questi, molti ragazzi stanno rientrando dalle vacanze estive: chi dalla Croazia, chi da Barcellona. Si sono trovati ad affrontare un viaggio lungo il doppio del tempo previsto: "Mi sono svegliata questa mattina alle 6:00. Ho preso un aereo dalla Croazia fino a Roma. A Fiumicino il treno ha subito un ritardo, così, quando sono arrivata a Roma pensavo che ormai per Arezzo fosse una passeggiata, e invece". Sono molte le persone anziane che accusano il caldo e la stanchezza: "Ho 70 anni, sono pendolare, ho l’abbonamento e non so cosa fare", grida una signora. Ma ci sono anche bambini. In molti accusano i dipendenti delle Ferrovie dello stato. Disperati, soffocati dal caldo, c’è chi si rinfresca con una birra. La fila al bar è interminabile. Poi, un grido: "Per chi vuole acqua gratuita". "Almeno quello", c’è chi sospira. "Ogni volta che devo prendere un treno considero almeno un’ora di ritardo, non è possibile".

Le lamentele riguardano anche l’assenza di metodi di spostamento sostituivi. Non ci sono infatti autobus. Solo intorno alle 19:00 il servizio è attivo per Orvieto e Chiusi. Inoltre, non è avvenuta alcuna comunicazione né aggiornamenti in tempo reale. I treni, intanto, continuano ad accumularsi. Solamente dopo un paio d’ore la situazione pare lentamente sbloccarsi. La circolazione riprende, ma la rassegnazione è palpabile. Altro giro, altra corsa, perennemente in ritardo.