
Il neopresidente Gianni Fruganti
Arezzo, 28 agosto 2021 - E’ giovane e brava ma la responsabilità che le tocca è di quelle che fanno tremare le vene e i polsi. Sarà infatti il giudice Ada Grignani, alla testa di un collegio del tutto inedito, con un magistrato di prima nomina e un onorario, a guidare il padre di tutti i processi, quello del caso Coingas che vede tra gli imputati eccellentissimi il sindaco Alessandro Ghinelli, il presidente di Estra Francesco Macrì, un assessore in carica, tre presidenti o ex di società partecipate, un consigliere comunale e altri vip di varia estrazione. Il sancta sanctortum della politica aretina, soprattutto sul versante del centrodestra.
E’ una conseguenza, l’incarico ad Ada Grignani, poco più che trentenne, ad Arezzo da tre anni scarsi ma con già alle spalle due processi di peso, giudice a latere della maxi-bancarotta Etruria, che va a sentenza il primo ottobre, e monocratico delle consulenze d’oro, sempre di Etruria, imputato di maggior spicco babbo Boschi, dell’ennesimo tourbillon che investe Palazzo di giustizia, con l’addio di Gianni Fruganti, il presidente della sezione penale, che va in pensione il 31 dicembre, e del coordinatore dei Gip Fabio Lombardo, che ha ottenuto dal Csm il trasferimento a Napoli, sua città di origine.
Si apre così un vero e proprio «buco» nei corridoi del secondo piano del tribunale, quelli che ospitano la sezione penale. Fruganti, infatti, in vista della pensione, non ha chiesto la conferma a presidente, incarico dal quale cessa l’11 settembre. Lo sostituirà ad interim,in attesa che il Csm bandisca il concorso, Filippo Ruggiero, cortonese, altro magistrato che a Palazzo di giustizia ha fatto appena in tempo ad ambientarsi.
Al posto di Lombardo, come coordinatrice dei Gip, va invece Giulia Soldini, aretina purosangue, della nota dymasty delle calzature, figlia di un avvocato matrimonialista molto nota come Rossella Angiolini. Avrà a fianco Claudio Lara, che ha già celebrato l’udienza preliminare di Coingas, della quale si attendono le motivazioni, sia sui rinvii a giudizio che sui riti abbreviati, e Stefano Cascone, fresco di nomina a Gip, con alle spalle la sentenza di un altro dei filoni infiniti del caso Etruria, quello delle consulenze d’oro. Insieme ad Ada Grignani e Ruggiero, sono i soli magistrati del penale che hanno superato la prima valutazione e possono dunque avere le mansioni di giudice delle indagini preliminari.
L’effetto inevitabile è, in attesa dell’arrivo di chi prenderà il posto di Fruganti e Lombardi, che i due collegi di tribunale dovranno essere integrati dai giudici onorari più esperti. Il primo, quello che finora era guidato dal presidente, sarà composto da Grignani, Michele Nisticò (uno dei magistrati di prima nomina arrivati a novembre scorso) e da Isa Maria Salerno, onorario di vasto curricululm, il secondo da Ruggiero, Giorgio Margheri (stessa posizione di Nisticò) e Giampiero Mantellassi, altro onorario di lungo corso.
Poichè il caso Coingas è stato assegnato al primo collegio, ecco dunque che automaticamente tocca (prima udienza il 2 novembre) a Grignani e colleghi. Oddio, teoricamente ci sarebbe ancora Fruganti che va in pensione dopo. Ma in quel periodo sarà in ferie, occupato anche, nei mesi che gli restano, dalle motivazioni della bancarotta Etruria, che deve completare prima di lasciare.
Insomma, la rivoluzione dei giudici ragazzini, nel senso migliore, quello per cui l’espressone fu creata ai tempi di Rosario Livatino, assassinato dalla mafia. Il che non toglie che la sezione penale resti in forte sofferenza fino a quando non arriveranno i nuovi giudici. Ci vorranno mesi in un palazzo di giustizia in cui la parola d’ordine è provvisorio