LUCA AMOROSI
Cronaca

Troise lavora su centrocampo e difesa. L’Arezzo cerca la formazione giusta

L’allenatore che non ha mai schierato la stessa squadra prova a fare lo sgambetto al super Pescara

Troise lavora su centrocampo e difesa. L’Arezzo cerca la formazione giusta

Sopra, Chiosa. In alto, Mawuli

Centrocampo a due o a tre, chi schierare in attacco o con quali uomini comporre la linea difensiva. Il tecnico amaranto Troise si è portato dietro questi interrogativi, tra gli altri, per affrontare la capolista Pescara, che arriva al Comunale forte di un ruolino che recita dieci vittorie, due pareggi e una sola sconfitta.

Più ancora che altre volte l’Arezzo dovrà saper leggere i momenti della partita e Troise dovrà indovinare l’abito tattico con cui schierare i suoi. Se la difesa a quattro sembra una prerogativa pressoché certa, il resto dell’undici titolare è quantomai incerto.

Tre, principalmente, i nodi da sciogliere: quale compagno di reparto affiancare a Chiosa al centro della retroguardia; quali e quanti centrocampisti schierare; dove collocare Guccione e, di conseguenza, come disegnare il reparto offensivo. Partendo dal fondo, Troise finora ha girato tutti i suoi uomini a disposizione in attacco: Pattarello e Guccione sono state le prime scelte, poi si sono guadagnati spazi maggiori anche Tavernelli e Gaddini. A volte sono partiti titolari tre di loro contemporaneamente, altre volte Guccione è stato adattato mezzala con risultati così così. Contro il Milan Futuro, addirittura, sono partiti tutti dall’inizio senza punte di ruolo. Difficile capire chi possa iniziare, insomma. Più probabile prevedere il ritorno di un centravanti dal primo minuto, anche se mai come stavolta il ballottaggio tra Ogunseye e Gucci, reduce dal primo gol in campionato, è serrato. In mediana, possibile che Troise si affidi a una linea a tre per contenere meglio i forti centrocampisti biancazzurri. Renzi e Mawuli si candidano per una maglia, mentre per l’ultima il dubbio è tra Santoro, che farebbe spostare il ghanese mezzala, o Settembrini. In panchina, potrebbe rivedersi anche Damiani, finalmente: per il classe 2002 l’occasione di fare di nuovo confidenza col clima partita. In difesa, infine, sembra fatta per tre quarti la linea davanti a Trombini: Montini a destra, Coccia a sinistra e Chiosa al centro. L’ultimo posto accanto all’ex Entella se lo giocano Righetti, Lazzarini e Del Fabro, mentre Gigli non è ancora recuperato. La panchina, comunque, sarà un’arma importante a gara in corso contro un’avversaria di questo calibro e dentro una partita che si giocherà sul minimo dettaglio.