Arezzo, 26 ottobre 2017 - Oltre novantamila euro per una serata di bevute. E' quanto si è visto notificare un quarantenne dopo che i carabinieri lo hanno sorpreso alla guida della sua auto con un tasso alcolico molto sopra le righe. Il libero professionista aretino viaggiava con un livello di 2,4 grammi per litro, quando la soglia massima è di 0,5, quindi quasi cinque volte oltre il limite consentito.
E’ stato il Gip a firmare il decreto penale con il quale vengono chiesti oltre novantamila euro all’automobilista trovato ubriaco al volante. Ma attenzione perché in caso di pagamento veloce, entro 15 giorni, il salasso si riduce a 46 mila euro. Allora il quarantenne si è rivolto all’avvocato Andrea Santini che ha impugnato il decreto, chiedendo la commutazione della pena in affidamento ai servizi sociali.
«Ci sono almeno due elementi non accettabili – precisa Santini – è una condanna spropositata rispetto alla condotta del mio assistito, inoltre la legge fissa ad un massimo di dieci mila euro il tetto delle ammende. Tuttavia, chiederemo al tribunale l’ammissione alla messa in prova per un periodo ai servizi sociali, in modo da evitare una sanzione così rilevante».
Ma come si è arrivati ad una stangata del genere? «E' calcolata dal gip in 250 euro al giorno moltiplicato per 365 (un anno), pari alla reclusione per cui è stata convertita la pena. Il giudice ha voluto dare una condanna esemplare». L’episodio risale all'aprile 2016, lo stop ad un posto di blocco la sospensione immediata della patente e quindi la denuncia penale per guida in stato di ebbrezza.