SOFIA ZUPPA
Cronaca

"Sono il sindaco, aiutami”. Si finge Agnelli e tenta la truffa con il cellulare

Castiglion Fiorentino, la richiesta del finto primo cittadino di ricaricare il conto per scommettere: “Per fortuna conosco bene Mario, l’ho chiamato e ho avuto conferma di tutto”

Mario Agnelli, involontario protagonista di una truffa in cui qualcuno si spaccia per lui al telefono

Mario Agnelli, involontario protagonista di una truffa in cui qualcuno si spaccia per lui al telefono

Castiglion Fiorentino (Firenze), 27 luglio 2024 – “Ciao sono Mario". È questo il primo messaggio che è arrivato su Whatsapp a Maurizio Cencini, proprietario dell’agenzia Snaitech di Castiglion Fiorentino. La fotografia è quella del sindaco della città Mario Agnelli, il nome recita: Dott. Mario Agnelli. Nulla di sospetto. Poi, la richiesta: quella di ricaricare il proprio conto gioco online per poter scommettere. "In tutte le agenzie puoi ricaricare il conto come la ricarica del cellulare", spiega Cencini. Infine, la promessa che avrebbe restituito tutti i soldi mandando un bonifico al gestore, "soldi che non sarebbero mai arrivati", commenta. Non poteva credere alle sue orecchie: "Per fortuna conosco bene il sindaco Agnelli, siamo amici da tempo, per cui ho portato avanti la conversazione per un po’, concludendo che lo avrei chiamato la mattina seguente e spiegandogli che il negozio era chiuso per ferie e quindi non avrei potuto esaudire la sua richiesta. Successivamente ho abbandonato la chat e la mattina dopo ho effettivamente chiamato Mario, chiarendo tutto".

Un raggiro che per fortuna non ha attecchito, ma che si ripete in maniera così ciclica che il rischio che qualcuno ci caschi è molto alto: "Poco prima di bloccare il contatto ho notato che questo aveva già cambiato foto e messo quella di un sindaco di un altro paese", spiega Cencini. Insomma, "una truffa astutamente articolata" - commenta lo stesso Agnelli - "Quando Cencini mi ha chiamato chiedendomi se lo avessi cercato, ho risposto subito di no. Oramai il repertorio dei metodi truffaldini ha raggiunto livelli inauditi, non solo nei confronti degli anziani, più propensi a cascarci, ma addirittura nei confronti dei commercianti e peggio, utilizzando il nome di un sindaco. Non mi era mai successo prima", conclude. Cencini, però, non ha intenzione di denunciare: "Non servirebbe a nulla – spiega - la scheda è anonima e sarebbe difficile rintracciare il vero responsabile. Il mondo dei social è bello, ma bisogna stare molto attenti a ciò in cui ci imbattiamo ogni giorno", avverte, lanciando un monito che è diventato ormai un mantra, e non solo per i più anziani.