
di Laura Lucente
I numeri turistici sorridono a Castiglion Fiorentino. A dirlo è l’amministrazione comunale sulla base dell’analisi condotta a livello nazionale dal Centro Studi Turistici di Firenze. L’incremento di presenze nel 3° trimestre 2021, misurato sul pari periodo dell’anno precedente supera i 20 punti percentuali. "Un dato lusinghiero – sottolinea l’assessore alle attività produttive Francesca Sebastiani – sebbene non ancora ai livelli del periodo antecedente la propagazione del virus Covid 19, sostenuto prevalentemente, anche a livello locale dall’arrivo di turisti provenienti dall’Europa". Germania, Svizzera, Francia, Belgio e Olanda sono i paesi di provenienza di coloro che hanno animato la stagione turistica estiva di Castiglion Fiorentino così come in lungo e in largo per la penisola. "La campagna di vaccinazione messa in atto in tutto il continente associata alla certificazione sanitaria del Green pass - commenta ancora Agnelli – ha consentito la libera circolazione di persone fuori dai confini dei propri stati di appartenenza dando una spinta quanto mai utile e necessaria al turismo di casa nostra". Ai confortanti dati turistici si sommano anche quelli del sistema museale castiglionese che in questo periodo ha potuto anche contare sulla mostra "I Mille di Sgarbi" che chiuderà i battenti proprio nella giornata di oggi.
"I numeri dei musei da giugno a settembre, nonostante le restrizioni dovute alla pandemia, superano le 5000 unità, due terzi dei quali sono stati turisti italiani. Un risultato raggiunto – spiega l’assessore alla cultura Massimiliano Lachi – grazie ad un patrimonio artistico e culturale inestimabile, racchiuso tra museo archeologico, pinacoteca e percorso sotterraneo e grazie alla mostra curata da Vittorio Sgarbi, in cui artisti da tutta Italia hanno rappresentato la propria visione dell’arte contemporanea". Si tratta di 120 opere dislocate tra il sistema museale, la chiesa della Buona Morte, l’auditorium "Le Santucce" e la chiesa di San Filippo, in un format di "Museo Diffuso". Lachi ribadisce la bontà dell’operazione che consente di valorizzare un intero territorio, aprendo al pubblico luoghi poco conosciuti ma di grande suggestione.