LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Turismo sull’ascensore mondiale. Più presenze, pre Covid stracciato. Città del Natale alla Bit di Milano

Presentati i dati più recenti, la crescita è costante e punta ormai le seicentomila presenze all’anno. La nuova sfida? Non solo arte ed eventi: largo alle tradizioni, alla rete delle botteghe, all’artigianato. .

Mezzo milione di persone nel 2024 hanno scelto la città della Chimera. Pure lei in "trasferta" laddove è nata, almeno fino al 2 marzo. I numeri raccontano l’andamento dei flussi turistici e, insieme, la spinta di Intour per incrementare le presenze. Un lavoro di promozione messo in campo dagli strateghi della Fondazione guidata dall’assessore Simone Chierici. Un’analisi dettagliata che apre una finestra su cinque anni, esclusi quelli "bui" del Covid. Così se nel 2017 le presenze in città stavano a quota 370mila, l’anno successivo sono passate a 455 mila e nel 2019 hanno raggiunto quota 510mila. Un’escalation che si rafforza nel 2023 con 558mila presenze e sale a 572mila nell’anno appena chiuso. Nel grafico qui accanto il trend registrato dagli analisti di Intour. Dati consolidati, li chiamano gli esperti, più semplicemente un andamento costante che punta verso l’alto. E che in questi giorni incrocia altri numeri, non meno importanti: quelli dei contatti che alla Bit di Milano portano sulla rotta di Arezzo buyer da tutto il mondo. Con un ritorno in grande stile dei turisti cinesi e dall’Oriente: una manna per uno dei settori chiave della nostra economia. Ma su Arezzo puntano il navigatore anche i tour operator dall’America del Nord e del Regno Unito, più in generale del mondo anglosassone. C’è poi un filo diretto intrecciato con l’America Latina.

E in Europa? Francia e Spagna si confermano i "clienti" più blasonati, quelli su podio del mercato nel vecchio continente, ma il faro della Fondazione continua a essere centrato anche su Germania, Belgio, Olanda, molto importanti per il settore degli agriturismi nella nostra provincia. Sulla passerella milanese, sfila Arezzo Città delle Arti: il progetto messo a punto dalla Fondazione e calibrato su una formula di accoglienza turistica "personalizzata". In altre parole, costruita seguendo le "principali osservazioni dei turisti raccolte negli ultimi due anni. Accanto all’offerta museale, c’è grande attenzione alle gallerie d’arte, le botteghe artigianali che custodiscono la tradizione, i negozi di qualità dove fare shopping diventa un viaggio dentro l’eccellenza artigianale e per questo unica attraverso la quale raccontiamo la nostra storia e il territorio", spiega il direttore di Intour Rodolfo Ademollo che a Milano ha riempito il trolley di contatti con buyers internazionali e italiani. Nel "pacchetto Arezzo" alla Bit, c’è pure la regina degli eventi: la Città del Natale che "ha riscosso molto successo e interesse specialmente tra gli specialisti del turismo nazionale e toscano. Ora quella che un tempo era definita, ingiustamente, la Cenerentola della regione, è riconosciuta ed apprezzata per la qualità dei suoi eventi e la capacità di costruire attorno al Natale un percorso articolato e ricco di iniziative che coinvolgono tutto il mondo dell’accoglienza. Ha colpito, in particolare, l’interazione delle manifestazione e la capacità di armonizzarle in un programma che dura due mesi".

Il faro sulle botteghe artigiane e i negozi di qualità del centro diventa il plus che Intour aggiunge alle peculiarità del soggiorno "che diventa turismo esperienziale. Una formula alla quale lavorano insieme tutti protagonisti dell’accoglienza nella nostra città". Quest’anno "puntiamo molto sulla tradizione, dalla Giostra del Saracino alla Madonna del Conforto" osserva Ademollo che annuncia il "potenziamento dei percorsi nella parte alta della città alla scoperta delle bellezze, non sono storico-artistiche ma anche legate alle tradizioni aretine". Un modo per diversificare l’offerta e staccare, sorpassandole, le città in over turism. E nel target Bit, Arezzo mette a segno un altro centro: "La conferma della presenza in Visit Italy, il portale turistico più seguito nel mondo anglosassone e l’attenzione delle riviste specializzate". Con una postilla, direttamente dagli stand milanesi che sintetizza l’appeal della città nel mare magnum dei viaggiatori: "Se parli di Arezzo a un tour operator, nessuno oggi ti risponde: e dove è?".