CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

"Tuteliamo il paesaggio". Piano Badia del Vento: lettera aperta inviata ai due governatori

L’appello ai presidenti di regione per una transizione energetica razionale

L’appello ai presidenti di regione per una transizione energetica razionale

L’appello ai presidenti di regione per una transizione energetica razionale

di Claudio RoselliSANSEPOLCROEvitare speculazioni a danno della natura, del paesaggio e dell’agricoltura. Associazioni e comitati locali – fra i quali anche "Crinali Bene Comune", "Appennino Sostenibile" e "I Cammini di Francesco in Toscana" – hanno scritto ai presidenti delle due Regioni coinvolte, Eugenio Giani della Toscana e Michele De Pascale dell’Emilia Romagna, in attesa del pronunciamento sul primo progetto di impianto eolico, quello chiamato "Badia del Vento".

Sarà la Regione Toscana a dover dare la risposta e potrebbe benissimo autorizzarlo. Oltre 250 le firme per la tutela dei territori, apposte anche da personaggi conosciuti quali la cantante Nada Malanima, il direttore d’orchestra Manlio Benzi e il direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Urbino, Luca Cesari. "Con il recente disegno di legge sulle aree idonee e non idonee agli impianti da fonti di energia rinnovabile – scrivono ai due governatori - la Regione Toscana diventerà un catalizzatore delle speculazioni, che avranno il solo risultato di vedere stravolto il proprio paesaggio con distese di pannelli fotovoltaici nei campi ed enormi pale eoliche sulla dorsale appenninica".

Ricordiamo che operazioni del genere comportano abbattimenti di ettari di bosco, sbancamenti dei crinali per la realizzazione di strade e trivellamenti per le torri d’acciaio in aree peraltro a rischio di dissesto. I firmatari di questa lettera non si dichiarano assolutamente contrari alla cosiddetta "transizione energetica", che deve essere però realizzata con criterio, utilizzando le aree già disponibili, sufficienti per raggiungere gli obiettivi imposti dall’Unione Europea. Le ditte proponenti debbono essere indirizzate verso progetti per aree abbandonate e degradate, per arterie autostradali e ferroviarie, per terreni già edificati con capannoni industriali o parcheggi o per zone industriali.

In questo modo, realmente effettivo e vincolante, si imporrebbe la priorità dell’utilizzo del "brown field", ovvero di aree industriali o commerciali abbandonate o sottoutilizzate, delle quali è possibile o auspicabile la riconversione.L’appello ai presidenti Giani e De Pascale è quindi per una transizione energetica razionale, evitando sfruttamento e interessi economici. "Gli unici interessi che contano – ricordano - sono quelli della collettività e quindi chi ha il dovere di tutelarli non deve lasciare il tutto in mano all’industria delle energie rinnovabili". Le richieste ai presidenti sono le seguenti: a De Pascale che mantenga le promesse fatte in campagna elettorale; a Giani che rispetti le programmazioni dei territori confinanti.