LAURA LUCENTE
Cronaca

"Tutti i binari portano a Rigutino". Medioetruria, Giani non molla

Il governatore netto: "Il via libera della Regione è vincolante, non lo daremo ad una scelta sbagliata". Collegamenti, bacino di utenza e non solo. "Zona fragile, la colata di cemento non avrebbe senso".

"Tutti i binari portano a Rigutino". Medioetruria, Giani non molla

Giani durante il sopralluogo al cantiere per la bretella che collega la Sr71 al raccordo della Siena-Bettolle

"Ritengo che vi sia la necessità di approfondire con il ministro Salvini gli annunci che sono stati fatti. Magari se invece di contagiare questi stessi annunci con la campagna elettorale dell’Umbria, visto che si vota tra un mese, queste decisioni si prendessero in un momento in cui è più possibile considerare il buon governo senza strumentalizzarle alla politica partitica, sinceramente sarebbe meglio".

Sono le parole del presidente Eugenio Giani sulla questione bollente della stazione dell’alta velocità a Creti, decisione annunciata dal ministro Salvini che oggi a Perugia, nel corso di una manifestazione elettorale, svelerà i dettagli del progetto. Giani commenta la novità che la Toscana respinge, durante il sopralluogo al cantiere della variante alla Sr 71 a Camucia. Ribadisce con fermezza la posizione della Regione. "È una stazione che sorgerà nel territorio toscano e e ritengo che quando c’è una previsione di progetto si debba tenere conto del governo della Toscana. Noi abbiamo già indicato da tempo che la soluzione più opportuna è Rigutino". Tre le motivazioni che adduce. "La prima: la connessione tra la linea lenta e quella veloce, perché le stazioni si fanno dove ci si può scambiare. A Rigutino c’è la possibilità anche per chi arriva in treno di potersi connettere alla stazione Medioetruria che porta sull’Alta Velocità. La seconda: lì c’è un territorio abitato da un numero di persone tali da giustificare maggiormente l’investimento. La terza: conosco bene il territorio della Valdichiana, è uno dei più fragili della Toscana. E’ stata per secoli una palude e oggi dobbiamo fare i conti anche coi repentini cambiamenti climatici. Versare una distesa di cemento, secondo le ipotesi progettuali che sono state fatte, nell’area di Creti a me sembra anche solo da un punto di vista del buon senso, una violazione dei più elementari principi di sostenibilità ambientale".

A corroborare le parole di Giani ci pensa l’assessore alle infrastrutture Stefano Baccelli, anche lui presente al sopralluogo al cantiere cortonese. "Sono sorpreso del fatto che il ministro Salvini abbia annunciato l’incarico per lo studio di fattibilità tecnico economico per la soluzione di Creti. Lo ritengo un atto politico e non amministrativo, fermo restando che una infrastruttura come questa, senza il nulla osta della Regione non si potrà realizzare".

Intanto, Giani riporta l’attenzione sui progetti che oggi la Regione ha in essere come quello che è venuto a visitare proprio ieri e che prevede un tracciato alternativo alla regionale 71 di oltre 5 chilometri tra lo svincolo della superstrada a Pietraia e la località Vallone. Dopo il completamento del lotto 4, nel settembre del 2022 erano partiti i lavori per il quinto lotto per oltre 15 milioni di intervento il cui stato di avanzamento attualmente ha superato la metà, in linea con il cronoprogramma approvato. Al termine sono già stati impegnati altri 14 milioni della regione Toscana presi dal Fondo sviluppo e coesione e che serviranno per la realizzazione del terzo lotto della variante che collegherà l’attuale inizio a nord, con la strada provinciale che unisce le località di Fratta e Sodo.

"E’ un impegno che viene da lontano, fin dal nostro insediamento con l’assessore Baccelli - conferma Giani - la variante consentirà di limitare sensibilmente il traffico nell’attuale SR71 e avrà un impatto positivo in tema di sicurezza stradale nei tratti a più elevata incidentalità. Un grazie anche a chi prima di noi l’ha ideata e portata avanti, come l’ex assessore alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli".