Carabinieri alla messa della domenica per mettere in guardia gli anziani contro le truffe. Un modo per raggiungere la popolazione, in particolare quella più avanti con gli anni, e per far sentire ancora di più la vicinanza dell’Arma. I comandanti delle otto stazioni della Compagnia di Bibbiena, guidata dal tenente Domenico Gaudio, sono andati nelle parrocchie del territorio e, nella parte della messa riservata agli annunci hanno fornito ai fedeli una serie di utili consigli per prevenire le truffe. Messaggi importanti che sono arrivati in modo diretto agli anziani, per evitare truffe che però in Casentino non hanno trovato terreno fertile. Quest’anno c’è stato solo un tentativo di truffa subito bloccato e lo scorso anno i carabinieri hanno arrestato i responsabili di una truffa a danni di anziani, proprio mentre andavano a "riscuotere" la cifra pattuita.
Le chiese che hanno accolto questa campagna di prevenzione sono state Pieve di San Marino di Strada in Casentino, San Michele Arcangelo di Chiusi della Verna, Propositura del Santissimo Nome di Gesù di Pratovecchio Stia, San Niccolò di Talla, Santa Maria Assunta di Badia Prataglia, San Martino di Rassina, Propositura dei Santi Ippolito e Donato di Bibbiena e Santa Maria Madre di Dio di Poppi. I comandanti dei carabinieri hanno descritto le più comuni truffe subite dagli anziani e fatte quasi sempre con lo stesso copione. Prima la cosiddetta "telefonata ingannevole". Il truffatore chiama l’anziano, fingendo di essere un carabiniere o un avvocato e dicendo che un familiare è rimasto coinvolto in un incidente stradale o è stato arrestato. Subito dopo viene richiesto denaro o gioielli per risolvere la situazione.
Il secondo momento è la fase della riscossione: dopo la telefonata, un complice si presenta di persona nell’abitazione della vittima per incassare denaro o oggetti in oro. I carabinieri hanno sottolineato ai cittadini l’importanza di diffidare di chiunque si presenti a casa chiedendo denaro e di non dare mai soldi o altri oggetti di valore a sconosciuti. E’ stato anche ricordato che la normativa italiana non prevede in nessun caso, il pagamento di cauzioni per ottenere la scarcerazione di una persona e che nessun organismo ufficiale, comprese società di servizi come luce, gas o telefono, adotta la modalità di inviare incaricati a domicilio per la riscossione di denaro. Gli anziani sono stati invitati a chiamare immediatamente il 112 in caso di dubbi o situazioni sospette, oppure a recarsi alla stazione dei carabinieri più vicina per ricevere consigli e fugare dubbi.