
Tutto esaurito al canile di Cavriglia: nuovo appello per le adozioni
CAVRIGLIA
Le strutture di accoglienza degli animali sono ormai vicine al tutto esaurito. Anche nell’estate 2023 si riapre la ferita degli abbandoni che non risparmia neppure la vallata. Il Canile Consortile del Valdarno Superiore, rifugio all’avanguardia in località Forestello, nel territorio di Cavriglia, in queste settimane si trova a fare i conti con un incremento record di ospiti, tanto che i 140 box a disposizione dei cani in attesa di una famiglia al momento risultano tutti occupati. Inaugurato nel 2008 e gestito dalla sezione valdarnese dell’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali, il complesso è diventato nel tempo un esempio per accoglienza, sistemazione e cura dei "Fido" grazie anche all’apertura del Canile Sanitario, realizzato in sinergia tra Regione, Asl di Firenze e Arezzo e i Comuni della valle. Non a caso è in grado di offrire ogni genere di servizio per i cani abbandonati e anche per quelli che hanno bisogno di essere curati dal veterinario. Un risultato possibile in virtù del lavoro dei tanti volontari dell’associazione che adesso però, insieme agli amministratori dei municipi valdarnesi, torna a lanciare un appello forte alla responsabilità, ricordando alla cittadinanza che liberarsi del proprio amico a quattro zampe non è soltanto un gesto inqualificabile e crudele, ma un reato e in quanto tale punibile dalla legge. Ed allora gli operatori invitano a percorrere la strada di adozioni consapevoli, perché un cucciolo non è un giocattolo di cui disfarsi per noia, a ricorrere alle sterilizzazione dei propri animali e ad applicare loro il microchip previsto dalla normativa in vigore con i dati di riconoscimento, un dispositivo peraltro utile anche se il cagnolino viene smarrito. Certo è che quella degli abbandoni è una piaga sempre più diffusa a livello nazionale e lo confermano le cifre che Enpa riporta riferite all’anno in corso. In Italia si registrano 127 animali vittime al giorno del malcostume che non accenna a diminuire, il 20 per cento in più rispetto all’anno precedente. A luglio sempre nell’intera penisola sono stati recuperati 2.354 cani e di contro sono calate le domande per adottare i randagi, in media del 10 per cento, e nel 75 per cento dei casi si vorrebbero prendere solo cuccioli. Al tempo stesso sono aumentate le richieste di rinuncia di proprietà, spesso dovute ad adozioni fatte con superficialità e leggerezza.