Ucciso in discoteca, rissa partita da una spallata. Chi è il killer di Joel

Le immagini hanno consentito agli inquirenti di arrivare all’uomo che avrebbe tolto la vita a Ramirez Seipo. Si tratta di un 33enne dominicano che vive a Magione

Montevarchi, 9 settembre 2023 – E’ in carcere il presunto colpevole dell’omicidio di Joel Ramirez Seipo, il 38enne di origine dominicana, residente a Montevarchi, morto all'ospedale della Gruccia dopo essere rimasto coinvolto in una rissa davanti alla discoteca "El Angel Vip" alle prime luci dell'alba di domenica 1° ottobre nel comune di Terranuova Bracciolini. In stato di arresto c’è un 33enne dominicano, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Arezzo, su richiesta della procura, ed eseguita dai carabinieri della compagnia di San Giovanni Valdarno e del nucleo investigativo di Arezzo a Magione, dove l’uomo vive.

Le immagini della videsorveglianza sono risultate decisive per ricostruire la dinamica degli eventi. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, nella discoteca "El Angel Vip", frequentata soprattutto da cittadini sudamericani, erano presenti numerose persone anche per l'esibizione di un cantante dominicano. Tutto sarebbe partito da un bicchiere caduto dopo una spallata tra un uomo e una donna all'interno di una discoteca. Sarebbero poi volati, come dimostrano le immagini delle telecamere, sgabelli, qualcuno avrebbe tirato fuori una pistola a salve e sarebbero stati lanciati i narghilè tra qui quello che, rottosi, ha colpito al collo la vittima recidendogli la giugulare e la carotide. È quanto ha spiegato oggi il comandante dei carabinieri di Arezzo Claudio Rubertà.

L’arrestato si chiama Pavel Braulio Martinez Mesa ed è operaio in una ditta alimentare. L'uomo, è stato spiegato, quando ha saputo che i militari lo cercavano, si è presentato ai militari di Perugia qualche giorno fa. Ad avvisarlo era stata la compagna per telefono, trovandosi a Roma per un concerto. Ai carabinieri, in un primo momento, ha raccontato che ricordava solo di aver lanciato qualcosa ma null'altro. Il 33enne, assistito dall'avvocato perugino Francesco Areni, questa mattina è stato interrogato in carcere ad Arezzo dal gip Claudio Lara alla presenza del pm Francesca Eva.

Gli scontri hanno visto protagonisti i dominicani residenti in Valdarno e quelli provenienti da fuori zona e si sono sviluppati in più punti: all'intero del locale, sulla strada che costeggia l'ingresso principale e sulla parte posteriore della sala da ballo, dove sono ubicate le uscite d'emergenza.

Proprio in quest'ultimo luogo, nelle ultime fasi dei violenti scontri che hanno visto coinvolte circa 25 persone, Joel Ramirez Seipo è stato colpito al collo con un oggetto in vetro, probabilmente facente parte di un narghilè a forma di teschio utilizzato nel locale, lanciato da breve distanza che gli ha provocato una grave ferita ed una conseguente copiosa perdita di sangue. Nonostante i soccorsi sul posto, il 38enne è morto poco dopo al vicino ospedale di Montevarchi.

I partecipanti alla rissa, presumibilmente capita la gravità della situazione, si sono allontanati dalla discoteca prima dell'arrivo delle pattuglie dell'Arma giunta sul posto in una manciata di minuti. Nella stessa giornata dell'assassinio i carabinieri erano riusciti già ad individuare con una ragionevole certezza il presunto autore. Nei giorni seguenti i carabinieri della compagnia di San Giovanni Valdarno, i militari del nucleo investigativo di Arezzo e quelli della stazione di Terranuova Bracciolini, diretti dal pubblico ministero di turno Francesca Eva, hanno riscontrato "molteplici concreti ed oggettivi elementi", spiega un comunicato dell'Arma, che hanno portato alla richiesta della misura cautelare della custodia cautelare in carcere nei confronti del 33enne dominicano abitante in Umbria.

Il Gip del Tribunale di Arezzo, concordando con l'attività investigativa dell'Arma, ha emesso il provvedimento richiesto che è stato eseguito con l'arresto dell'indagato, poi condotto nel carcere di Arezzo. Le indagini continuano per accertare ulteriori responsabilità e ricostruire lo scenario in cui è maturata la rissa.