di Lucia Bigozzi
Non c’è due senza tre. Questa volta, il "ponte" tra gli Uffizi e Castiglion Fiorentino diventa più solido. La città della Valdichiana con il suo prezioso patrimonio artistico è stata inserita nella "rosa" dei luoghi su cui costruire il progetto degli "Uffizi diffusi" voluto e ideato dal direttore Eike Schmidt, anche come reazione alla "dittatura" della pandemia. Sarà proprio lui, domani, a visitare Castiglioni, tappa di un tour nella provincia aretina finalizzato a verificare le condizioni per una sinergia. Dopo il summit castiglionese, sarà la volta di Monte San Savino dove la sindaca Margherita Scarpellini ha già annunciato l’adesione al programma di Schmidt. Inutile dire che per la città del Cassero, la collaborazione con gli Uffizi ha un valore strategico sul piano culturale ma anche turistico e promozionale soprattutto nella fase del rilancio che caratterizzerà la seconda parte dell’anno.
Turismo significa filiera dell’economia locale – ristoranti, agriturismo, aziende agricole, negozi – che riprende il passo interrotto dal Covid e che negli ultimi cinque anni aveva registrato un’escalation di visite raggiungendo l’apice nel 2019 con centomila presenze. Ripartire da lì recuperando il gap e accelerando, è l’obiettivo dell’amministrazione comunale e il sindaco Mario Agnelli ha intenzione di mettere il "turbo". L’adesione al progetto degli "Uffizi diffusi" va in questa direzione ed è un elemento di rilievo nella strategia che Agnelli insieme all’assessore alla cultura Massimiliano Lachi sta mettendo a punto per i prossimi mesi. Top secret, per ora, i dettagli della visita ma è presumibile che Schmidt effettuerà anche una ricognizione dei "gioielli" d’arte castiglionesi, primo fra tutti il capolavoro di Bartolomeo della Gatta "San Francesco che riceve le stimmate" (nella foto), che proprio il direttore degli Uffizi ammirò nell’ottobre 2016 partecipando alla cerimonia del trentesimo anniversario del Gruppo storico e sbandieratori del Palio dei Rioni.
Un legame tra Castiglioni e gli Uffizi che cresce nel 2017 quando il direttore invita sindaco e delegazione del Comune di Castiglioni a Firenze per la presentazione del restauro dell’Adorazione dei Magi, opera incompiuta di Leonardo da Vinci. Un punto di contatto tra la Galleria e il Sistema museale castiglionese che oggi si consolida nella nuova collaborazione. L’obiettivo fissato da Schmidt è individuare un centinaio di luoghi in tutta la Toscana dove portare a casa delle persone dipinti dell’enorme collezione del Museo, custodite nei depositi, creando connessioni con le città che le ospiteranno. Per ora a livello regionale sono una ventina i municipi che hanno detto "sì".
Arte e cultura come volano per l’economia locale, è un concetto che a Castiglion Fiorentino ha già dato risultati importanti. Uno su tutti: nel 2015 fu il critico d’arte Vittorio Sgarbi, ormai di casa nella città del Cassero, a selezionare proprio il capolavoro di Bartolomeo della Gatta, allievo di Piero della Francesca, per l’Expo a Milano. Un evento che portò turisti in città e visite nei musei. L’8 febbraio 2020, poco prima del Covid, Agnelli aveva lanciato una sorta di "gemellaggio artistico" tra Castiglioni con le opere di Bartolomeo della Gatta e Monterchi con la Madonna del Parto di Piero della Francesca. Con la "benedizione" di Sgarbi.