REDAZIONE AREZZO

UilTucs: “Avevamo già segnalato la pericolosità della zona”

Marciano (UILTuCS di Arezzo): “Servono maggiori tutele per lavoratrici e lavoratori della vigilanza privata. Le istituzioni intervengano”

Luigi Marciano, responsabile della UILTuCS Area di Arezzo

Luigi Marciano, responsabile della UILTuCS Area di Arezzo

Arezzo, 11 febbraio 2025 – Nella zona di Campo di Marte, si è verificato l'ennesimo episodio di violenza ai danni di una guardia giurata donna, in servizio al Gala Supermercato.

La vittima ha riportato al momento una prognosi di 8 giorni. Questo episodio non è un caso isolato, ma un altro grave segnale di una situazione che sta diventando insostenibile.

“Da tempo la nostra associata aveva chiesto di essere trasferita ad un servizio diverso -sottolinea Luigi Marciano, responsabile della UILTuCS Area di Arezzo- segnalando ripetute minacce ricevute quotidianamente Nonostante le numerose richieste, l'azienda ha ignorato i suoi appelli, di fatto lasciandola una situazione di crescente pericolo.

Avevamo già segnalato, inascoltati, la pericolosità di quel tipo di servizio, in particolare affidato ad una donna”. “Non possiamo più permettere – continua Marciano-che i lavoratori e le lavoratrici vengano ignorati e lasciati senza protezione.

La sicurezza deve essere una priorità, non solo per tutelare la salute fisica dei lavoratori, ma anche per garantire loro un ambiente di lavoro sicuro. È impensabile che, in pieno 2025, i lavoratori siano costretti ad operare in condizioni di insicurezza totale”.

Il settore della vigilanza privata è per sua natura molto delicato e impone di tenere alta l’attenzione verso la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.

“Chiederemo con forza un contratto integrativo regionale per gli istituti di vigilanza, valido per Arezzo e tutta la Toscana - conclude Marciano - Su questo punto siamo pronti a lottare perché non possiamo più aspettare: è ora che le istituzioni e le aziende prendano sul serio la sicurezza dei lavoratori.

La protezione dei lavoratori non è solo un dovere, è un diritto e va riconosciuto. È giunto il momento che le aziende e le istituzioni si facciano carico della responsabilità di garantire la sicurezza sul lavoro”.