Un fazzoletto rossoverde al principe di Monaco

Il principe Alberto di Monaco visita Arezzo, regalando un momento di prestigio alla comunità di Porta Crucifera. Ospite a pranzo nel ristorante del rettore, riceve un omaggio simbolico e rafforza legami con la città.

Un fazzoletto rossoverde al principe di Monaco

Il principe Alberto di Monaco visita Arezzo, regalando un momento di prestigio alla comunità di Porta Crucifera. Ospite a pranzo nel ristorante del rettore, riceve un omaggio simbolico e rafforza legami con la città.

Una ferita profonda, squalifiche pesantissime e almeno nella loro entità non previste, ma che viene pochi giorni dopo una grande soddisfazione, di quelle con pochi precedenti in passato. Perchè nei giorni scorsi a fare visita, almeno indirettamente, a Porta Crucifera c’era stato il principe Alberto di Monaco. Lui, il figlio della divina Grace Kelly. Era in città: prima la visita alla Verna, nel ricordo di quella fatta tanti anni prima proprio dalla madre, e poi quella a Rondine, dove ha rafforzato i rapporti con la Cittadella della pace e posto le basi di una collaborazione ancora maggiore sull’accoglienza dei ragazzi nel borgo.

Ma tra le pieghe della visita ha fatto una signora capatina in piazza Grande: per andare a mangiare al ristorante Le Logge Vasari, che è guidato da Andrea Fazzuoli, il rettore del quartiere. A darne notizia è proprio il sito di Porta Crucifera, con tanto di foto. "Sua Altezza Serenissima - scrive - il Principe Alberto di Monaco ha fatto visita alla città di Arezzo, regalando alla nostra comunità un momento di grande prestigio. Durante la sua permanenza, è stato ospite a pranzo in piazza Grande nel ristorante del nostro rettore". E da rettore oltre che da chef, Fazzuoli gli ha lasciato un omaggio significativo: un fazzoletto rossoverde "simbolo della nostra storia e della nostra tradizione". Alberto lo ha accolto con piacere e se lo è portato a Monaco. "Un momento che resterà impresso nella memoria di tutti noi - conclude il sito - rafforzando l’orgoglio e l’identità del nostro quartiere".

A seguire le foto di rito, dalla consegna del fazzoletto all’immagine di gruppo. Già consegnata alla storia della piazza, e un po’ anche del quartiere.