LUCIA BIGOZZI
Cronaca

"Un fiume di pellegrini". Il racconto dei volontari da piazza San Pietro. Il piano dei vigili del fuoco

Sei squadre dei pompieri aretini sono impegnate nei servizi nelle aree del Vaticano. In via della Conciliazione il presidio della Misericordia per l’assistenza sanitaria.

La squadra dei volontari aretini impegnati nei servizi in piazza San Pietro

La squadra dei volontari aretini impegnati nei servizi in piazza San Pietro

"Impegnativo". È l’aggettivo che rimbalza da piazza San Pietro ad Arezzo e corre lungo i telefoni cellulari della Misericordia. Una triangolazione costante tra la centrale operativa dell’Area emergenze e via della Conciliazione, e le zone limitrofe alla piazza dove oggi il mondo si ferma per l’ultimo saluto a Papa Francesco. Compito "impegnativo" per i volontari della Confraternita incaricati dell’assistenza sanitaria ai pellegrini. "Un fiume di persone, flussi enormi che si muovono intorno alla piazza e che richiedono una gestione attenta".

Leonardo Giannetti, responsabile dell’Area Emergenza, è in contatto ora per ora con la squadra dei volontari aretini. "Hanno già eseguito i primi interventi di assistenza sanitaria: piccoli malori, piccole necessità. Tutto sta procedendo secondo i protocolli". Da via della Conciliazione la squadra della Misericordia si è poi trasferita nei pressi di Piazza San Pietro, secondo le disposizioni della Protezione Civile che sovrintende i servizi ai pellegrini. Una macchina ormai rodata anche se Giannetti - un veterano di piazza San Pietro - rileva che "un afflusso così massiccio di persone per l’ultimo saluto al Papa non si era mai visto. Dimensioni forse già superiori al grande evento del Giubileo dei Duemila, a Tor Vergata". Lui in piazza San Pietro ha prestato servizio per la cerimonia di canonizzazione di Giovanni Paolo II e per i funerali di Papa Benedetto XVI. Solo nella giornata di ieri a Roma sono arrivati cinquecento pullman, senza contare i pellegrini che hanno raggiunto la Capitale in treno.

Numeri impressionanti, come del resto ha dimostrato in questi giorni il lento pellegrinaggio davanti alla bara di Francesco, al punto che è stato necessario allungare gli orari per le visite fino quasi all’alba. A Roma, ci sono anche i vigili del fuoco aretini. Sei unità specializzate nella gestione delle sale operative e della topografia applicata al soccorso. In queste ore stanno lavorando anche con l’ausilio di una sala operativa mobile. "Mettiamo a disposizione la nostra professionalità per ogni tipo di emergenza. E lo facciamo con grande piacere; la richiesta del nostro coinvolgimento dà prova della nostra preparazione", spiega il comandante provinciale Fabrizio Baglioni.

Un lavoro ininterrotto, che non conosce il giorno e la notte. Fino al momento più solenne: l’ultimo saluto a Papa Francesco.

Dopo la cerimonia funebre, il corteo attraverserà il centro di Roma per poi raggiungere la basilica di Santa Maria Maggiore dove il pontefice ha scelto di essere sepolto. E in quell’ultimo tragitto raccoglierà anche il "grazie" di centinaia di aretini.

Lucia Bigozzi