AREZZO
Nasce un nuovo fosso per difendere la zona tra via Salvadori e via Padre Teodosio dalle alluvioni. L’intervento del Consorzio di Bonifica, dal costo di un milione e 300 mila euro finanziato con fondi della protezione civile, sarà completato entro l’anno. Tra via Salvadori e via Padre Teodosio colpì duro il violento nubifragio che il 27 luglio 2019 investì Arezzo. Di fronte alle intense piogge, la fossetta della linea ferroviaria si è dimostrata insufficiente ad accogliere l’ingente afflusso delle acque che provenivano dalle aree a monte della S.G.C. dei Due Mari, compresa la zona della Sella. Il risultato è quello che tutti ricordano: danni e allagamenti diffusi, con una particolare criticità in corrispondenza del ponticello di attraversamento di Via Salvadori, punto in cui esondazioni significative si sono propagate attraverso il sottopasso della linea ferroviaria, andando ad interessare via Ippolito Nievo e un’estesa area del comparto urbano della zona di via Romana. È in questa zona che oggi si concentra uno dei più importanti interventi programmati per la mitigazione del rischio idraulico delle aree cittadine.
Al lavoro il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno: "L’intervento finanziato con fondi della Protezione Civile – spiega l’ingegner Serena Ciofini, caposettore difesa idrogeologica del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno - consiste nella realizzazione di un nuovo fosso: un tracciato parallelo all’attuale fossetta della ferrovia, idoneo a smaltire le portate di piena che mediamente possono verificarsi una volta ogni 30 anni.
Il progetto, oltre alla riprofilatura di un tratto del fosso esistente con adeguamento della sezione, prevede più a valle una deviazione del corso d’acqua rispetto al suo attuale tracciato: di fatto verrà realizzato un nuovo fosso, lungo 630 metri, fino all’immissione nel torrente Vingone, torrente che sarà interessato da opere complementari. A valle della ferrovia, infatti, saranno realizzate opere di difesa sia in destra che in sinistra idraulica, per migliorare la tenuta del corso d’acqua", conclude l’ingegner Ciofini. "Si tratta di un investimento importante dell’importo di circa 1.300.000 euro, che consentirà il riassetto idraulico di una zona fortemente urbanizzata", ha commentato la presidente Serena Stefani.