Sergio Rossi
Cronaca

Un guado per salvare Ponte Buriano? La proposta al ministro di una struttura alternativa

L'idea consentirebbe i lavori definitivi sulle arcate storiche, costo dell'intervento tre milioni e mezzo. Toninelli disponibile: aspetta il progetto

Toninelli a Ponte Buriano

Toninelli a Ponte Buriano

Arezzo, 16 febbraio 2019 - Se lo prende sotto braccio e non lo molla più. Lei, Silvia Chiassai Martini, presidente della Provincia, spara al ministro Toninelli una raffica di parole e di proposte, «questo ponte sa di storia, va salvato a tutti i costi». Annuisce il titolare delle infrastrutture, arrivato puntualissimo alle 10 del mattino a Ponte Buriano. «Disponibile a valutare gli interventi possibili» dice.

E su Instagram, più tardi, rafforza il concetto con un punta di veleno: «Secondo voi è più utile investire subito miliardi in opere capillari di manutenzione o impiegare decenni per fare un unico buco in una montagna?». Il che non significa che i soldi ci siano, tutt’altro. Anche perché di soldi ce ne vogliono davvero una montagna, 3,5 milioni di euro per consolidare il ponte romanico, usurato dai secoli e in croce per l’intenso traffico delle auto e, fino a poco fa, anche dei camion.

Senza contare ciò che accadrebbe con un cantiere al lavoro per mesi e mesi: blocco del ponte, circolazione di nuovo deviata, giro largo per tutti per trovare un varco verso Castiglion Fibocchi e verso il Valdarno. Cosa fare allora? Il vicepresidente della Provincia Angiolino Piomboni ha in mano un rendering, lo porge a Toninelli, lo mostra al sindaco Alessandro Ghinelli. Raffigura un altro ponte, o meglio un passaggio alternativo. Tecnicamente si chiama guado, ovvero un ponte scatolare così denominato perché composto da uno scatolato cavo al suo interno, In caso di piena, di grossa piena, va sott’acqua ma sono emergenze non particolarmente durature.

E in condizioni normali potrebbe rappresentare un comodo passaggio per i veicoli leggeri. Avrebbe naturalmente bisogno di una viabilità di servizio, da realizzare per di più in una riserva naturale, ma sono tutte questioni analizzabili. Costa anch’esso, un milione o forse più di investimento. «Ma questa soluzione - spiega Silvia Chiassai - ci consentirebbe di lavorare sulla sistemazione definitiva del ponte con più tempo a disposizione e senza la necessità di aver subito tutti i 3,5 milioni che servono».

Al momento, intendiamoci, non c’è un progetto preciso, è un abbozzo che deve prendere forma ma che comunque è balzato sul piatto. Subito recupero del ponte oppure guado a valle: queste dunque le due ipotesi che verranno presentate al ministero nella riunione in programma lunedì 18 tra una delegazione aretina guidata dalla presidente della Provincia e lo stesso ministro Danilo Toninelli.

Ad attenderlo al suo arrivo a Ponte Buriano c’erano anche alcuni residenti, preoccupati per la sorte di un manufatto che è la storia di questo luogo e che secondo alcuni studiosi è raffigurato nella Gioconda di Leonardo. Con loro le massime autorità: oltre al sindaco, anche il prefetto Anna Palombi, il comandante dei carabinieri Giuseppe Ligato, quello della Guardia di Finanza Andrea Tesi, il questore Fabio Salvatore Cilona. Discreto ma efficace il servizio d’ordine che poi, al seguito del ministro, si è spostato sulla E45.