Un libro con ricordi di persone che hanno conosciuto ed amato Gabriele Lusini, il ragazzo morto folgorato mentre stava pescando vicino alla ciclopista sull’Archiano. Il volume servirà per raccogliere fondi da donare ad associazioni di volontariato e che aiutano persone in difficoltà. Come del resto hanno cominciato subito a fare i genitori di Gabriele. Gesti di generosità per tenere vivo il ricordo del giovane. Ieri mattina il libro "Una stella di nome Gabriele" è stato presentato agli studenti di due classi dell’Isis Fermi di Bibbiena. Una toccante raccolta di 53 ricordi fatti da amici, docenti e persone vicine a Gabriele Lusini. Pensieri che sono stati raccolti e rielaborati dalla novellatrice casentinese Marina Martinelli che, ieri mattina, ha parlato con i ragazzi sul valore della vita e sull’importanza delle relazioni importanti.
Hanno preso parte alla presentazione anche l’assessore alla scuola Vittoria Valentini e il sindaco Filippo Vagnoli che è intervenuto con un ricordo personale sulla tragica scomparsa del padre e sul fatto che le emozioni, anche quelle scaturite da un evento drammatico, se condivise ci danno più forza per affrontare il nostro futuro. Accanto alla sua testimonianza si è unita quella di alcuni insegnanti e studenti. In prima fila, in ascolto e in accoglienza dei pensieri degli studenti, erano seduti anche i genitori di Gabriele, Katia e Fabio. I fondi raccolti dalla vendita del libro verranno devoluti da loro alle associazioni di volontariato del territorio. Genitori che, come ha detto Marina Martinelli: "hanno da subito capito l’importanza del dare agli altri per rielaborare il dolore della loro perdita e dare senso alla stessa". Già lo scorso anno, grazie ai fondi devoluti dai genitori di Gabriele, a Soci è stato installato un defibrillatore semi automatico per salvare vite umane e collocato vicino al luogo della tragedia. E’ stato anche donato un tavolo per il gioco e il ritrovo, alla casa famiglia di Farneta sempre nel comune di Bibbiena. Il libro "Una stella di nome Gabriele" è stato presentato già in tanti teatri e luoghi di ritrovo del Casentino proprio con la finalità di raccogliere fondi che i genitori devolveranno in totale beneficenza e per far riflettere sulla vita e sul percorso di amore che una persona può far nascere anche al di là di se stessa e quando non è più in vita.
Una parte dei fondi raccolti lo scorso anno sono andati all’Ail, all’associazione Grifoni Forever, all’associazione Tutti per tutti per i ragazzi autistici, all’oratorio di Soci e alla scuola di Chitignano. In più i due defibrillatori donati direttamente dall’ Enel alla famiglia Lusini sono stati messi uno alla ciclopista di Soci e l’altro in un’area verde.