Un mandorlo per Gianmarco, per non dimenticare chi non è più in mezzo a noi.
E’ una splendida iniziativa quella che stanno portando avanti, a Terranuova, gli amici di Gianmarco Brandini. Aveva solo 21 anni questo ragazzo solare e molto amato.
La sua vita terrena è finita il 28 maggio 2021 sulla circonvallazione del paese, a causa di un incidente stradale. A lui e a Massimiliano Galasso, altro giovane terranuovese morto troppo presto, è intitolato il campo in sintetico del Parco Pubblico Attrezzato di Terranuova. Ma non è finita qui.
Nella primavera del 2022 gli amici più intimi di Gianmarco, fra cui Ginevra Fiorai, Emanuele Guadagno, Elena Cucciatti, Francesco Renzi, Niccolò Lurini, Margherita Tattarini e Riccardo Gaggiani hanno presentato una richiesta ufficiale al sindaco Sergio Chienni per piantare un albero in un luogo significativo: la zona di Pernina, un’area nella quale il gruppo era solito trascorrere il tempo insieme durante l’adolescenza. Dopo il via libera, con il supporto degli ingegneri comunali, è stato individuato il punto perfetto per la piantumazione del mandorlo. La scelta di questa essenza vegetale non è stata casuale.
E’ infatti la prima a fiorire e l’ultima a fare frutti, è un simbolo di resilienza e capacità di sopravvivere anche in condizioni difficili.
È proprio per questa caratteristica che il mandorlo viene spesso associato alla rinascita, come indicato dal profeta Geremia nella Bibbia. Un simbolo di speranza, dunque, che ben si addice al ricordo di Gianmarco. L’idea di piantare un albero in sua memoria si è ispirata anche all’esperienza della Fraternità di Romena, in Casentino, dove, in un terreno, sono piantati tantissimi mandorli che ricordano giovani vite spezzate.
A distanza di anni dalla scomparsa di Gianmarco, quello piantato a Pernina rappresenta non solo un omaggio alla sua memoria, ma anche un punto di incontro per gli amici. Gianmarco continua a vivere ancora oggi nel cuore di chi l’ha conosciuto, nelle risate condivise e nei ricordi dell’adolescenza trascorsa insieme.
Ovviamente, l’iniziativa dei ragazzi ha visto anche il coinvolgimento della famiglia del giovane scomparso, con in testa i genitori, orgogliosi che loro figlio sia ancora nel ricordo di tanti. "Volevamo piantare questo albero in un posto nel quale poterlo ricordare – ha detto Margherita Tattarini - Qui ci venivamo spesso con lui. Oggi lo utilizziamo semplicemente per ritrovarci, per fare un pic-nic e addirittura per studiare. E per non dimenticare Gianmarco".