CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Un preside dall’asilo alle superiori. Nessun nuovo dirigente in arrivo. Gli accorpamenti nella vallata

La professoressa Emilia Marocco guiderà le sedi dove sono ospitati gli studenti di Sansepolcro

La professoressa Emilia Marocco, sarà la dirigente a Sansepolcro dalla scuola materna alle medie superiori. Fino alla fine del’anno nessuno nuovo arrivo. In Valtiberina ci sono altri due presidi: Cristiana Ciarli e Giuseppe De Iasi

La professoressa Emilia Marocco, sarà la dirigente a Sansepolcro dalla scuola materna alle medie superiori. Fino alla fine del’anno nessuno nuovo arrivo. In Valtiberina ci sono altri due presidi: Cristiana Ciarli e Giuseppe De Iasi

Non vi saranno nuovi dirigenti scolastici, almeno fino al termine dell’anno, in Valtiberina Toscana. La giornata del 31 ottobre era molto attesa, perché atteso era il decreto emesso dall’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana, che invece non ha ripristinato la tanto auspicata normalità nel comprensorio, ragion per cui si rimane con le tre dirigenze: quella della città di Sansepolcro che va dalla scuola dell’infanzia fino ai quattro istituti medi superiori (ora riuniti in un’unica entità), della quale è titolare la professoressa Emilia Marocco; quella dell’istituto comprensivo di Anghiari e Monterchi, assegnato alla dottoressa Cristiana Ciarli e quella che fa capo all’istituto comprensivo "Fanfani-Camaiti" di Pieve Santo Stefano, con dirigente il professor Giuseppe De Iasi.

Niente di positivo, quindi, per le due realtà in regime di reggenza: l’istituto comprensivo di Sansepolcro e il "Lucio Voluseno" di Badia Tedalda e Sestino, aggregato con Pieve. Non solo: in tutta la Toscana, sono state 29 le nomine dirigenziali sui 69 istituti interessati e nella provincia di Arezzo appena due su sette. La Valtiberina è stata esclusa e fino a giugno questa situazione sarà definitiva. I ricorsi di alcuni candidati al concorso per dirigenti avevano congelato le nomine e quindi erano state affidate reggenze temporanee in attesa che si esprimessero Tar del Lazio e Consiglio di Stato. Il problema è che il Ministero ha ora proceduto con l’affidamento degli incarichi di dirigente, ma ha soddisfatto meno del 50% delle richieste in Toscana. Per gli istituti comprensivi di Sansepolcro e di Badia Tedalda-Sestino viene quindi confermata la reggenza e la domanda sorge spontanea: che questo sia il segnale premonitore di un assetto destinato a diventare definitivo? Senza troppi giri di parole, la preoccupazione di fondo è questa e la vallata continua a essere puntualmente penalizzata anche sullo specifico versante; pensiamo soltanto al caso di Sansepolcro, che abbiamo già evidenziato: dalla scuola dell’infanzia fino alle medie superiori (con oltre 15 indirizzi didattici complessivi) c’è un solo dirigente che si ritrova con un carico di lavoro incredibile, ma anche per i due Comuni montani l’handicap non è di poco conto.

Quanto si prospetta all’orizzonte, poi, è tutt’altro che rassicurante: l’intenzione è infatti quella, entro il 2025, di operare a livello nazionale una riduzione di circa 650 istituti. Con una premessa del genere, è ragionevole ipotizzare che difficilmente la Valtiberina potrà riavere le due dirigenze.