REDAZIONE AREZZO

Una camminata in poesia tra le stanze di CasermArcheologica

Performance di poesia performativa a CasermArcheologica il 30 novembre, guidata dai poeti Martina Lauretta, Giuliano Logos e Filippo Capobianco. Un viaggio poetico nelle stanze di Palazzo Muglioni per rivivere storie e emozioni del passato. Prenotazioni entro il 28 novembre.

Una camminata in poesia tra le stanze di CasermArcheologica

Performance di poesia performativa a CasermArcheologica il 30 novembre, guidata dai poeti Martina Lauretta, Giuliano Logos e Filippo Capobianco. Un viaggio poetico nelle stanze di Palazzo Muglioni per rivivere storie e emozioni del passato. Prenotazioni entro il 28 novembre.

C’era una porta: Camminata in poesia tra le stanze di CasermArcheologica. Il 30 novembre a partire dalle 18.30 su prenotazione appuntamento a Sansepolcro. CasermArcheologica presenta "C’era una Porta", una performance di poesia performativa che anima le stanze di Palazzo Muglioni per una sola sera, con i poeti Martina Lauretta, Giuliano Logos e Filippo Capobianco, pensato per restituire al pubblico le voci, le storie e le emozioni che hanno attraversato le mura dell’edificio storico di Palazzo Muglioni, a partire dalla figura di Minerva Muglioni, nobildonna promotrice di salotti culturali all’inizio del ‘900. Sarà un viaggio poetico nelle stanze del tempo, i tre poeti guideranno il pubblico a piccoli gruppi in un’esperienza immersiva. I testi, scritti per questa occasione e per le sale di CasermArcheologica, intrecceranno il passato e il presente di Palazzo Muglioni, facendo rivivere i personaggi che hanno abitato le sale del palazzo. L’esperienza non si esaurisce con la performance dal vivo: lo spettacolo sarà rielaborato dai poeti e diventerà un podcast fruibile per i visitatori, una guida poetica permanente per chiunque desideri immergersi nelle storie e nella bellezza di CasermArcheologica. Quello di sabato 30 Novembre sarà un incontro tra poesia, architettura e storia. CasermArcheologica si presenta come un luogo intriso di fascino, dove le pareti segnate dal tempo sembrano raccontare storie dimenticate. Con il suo fascino di edificio "non finito" e le pareti che custodiscono i segni di un passato dimenticato, CasermArcheologica sa diventare un vero e proprio spazio poetico; le stanze, immerse in una luce sospesa, diventano un palcoscenico vivo, capace di accogliere emozioni e sussurri. L’architettura non è solo cornice ma voce silenziosa che accompagna e amplifica ogni gesto artistico, rendendo il viaggio in questo luogo un’esperienza. Prenotazioni entro il 28 novembre: [email protected] – 3400521116 solo whattsapp