REDAZIONE AREZZO

Una donna di Gaza nel presepe controcorrente

Un presepe provocatorio e originale a Cortona, che rappresenta una donna contemporanea e il dramma della guerra a Gaza, per costringere l'osservatore a riflettere sulla grandezza di Dio e sulla custodia della pace.

Una donna di Gaza nel presepe controcorrente

Una pietà contemporanea che porta con sé i drammi del nostro presente. Una donna di cui non si scorge il volto, ma che ci proietta in un paese arabo. La immaginiamo sofferente mentre stringe tra le braccia un bambino. È avvolto in un lenzuolo bianco chiuso con una corda. Alle sue spalle Gesù in croce. L’opera spicca, illuminata da una luce calda, sull’altare della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Cortona. Accoglie insieme a una Natività classica poco distante, i visitatori e i fedeli. A trasformare la chiesa in un luogo d’arte e di riflessione è Antonio Massarutto scultore che firma l’allestimento di un presepe provocatorio e originale. Un’idea nata molti anni fa grazie a Don Ottorino Cosimi, parroco del Calcinaio che in passato ha realizzato presepi "controcorrente".

"Un’immagine diventata ormai iconografica nei social, nei giornali e in tv e racconta il dramma della guerra a Gaza e non solo", spiega Massarutto. Rappresentare una donna contemporanea che fa parte della nostra quotidianità e del nostro immaginario è una scelta forte, che mira a scioccare l’osservatore costringendolo a riflettere". Massarutto è grato a Don Ottorino e a Carla Rossi, anima della chiesa e della Caritas che da anni al Calcinaio cura e aiuta le persone fragili, per l’opportunità del progetto a quattro mani. Insieme al presepe controcorrente di Massarutto, in chiesa ci sono cartelloni legati alla Pace, al rifiuto di ogni indifferenza e all’impegno che proprio come Caritas viene portato avanti ogni giorno. Alla presentazione del presepe, ha partecipato anche il vescovo Andrea. "È anzitutto il Natale che provoca le coscienze - osserva Migliavacca - perché ci racconta la grandezza di Dio che decide di venire a condividere la vita degli uomini. Il racconto di questa strage degli innocenti di Gaza smuove i nostri cuori. L’annuncio di un bambino che nasce è l’annuncio della pienezza di dignità umana del bambino e chiede a noi oggi nel nostro tempo come umanità di avere a cuore la vita dei bambini il loro futuro e la custodia della pace".

Laura Lucente