di Sonia Fardelli
BIBBIENA
Tassa di soggiorno per i turisti che pernottano in Casentino. Se ne è discusso in un incontro a Bibbiena tra Confcommercio e i sindaci della vallata. Per dare uniformità all’iniziativa e guardare a possibili investimenti sul turismo. Al momento nessun Comune casentinese ha la tassa di soggiorno, ma Chiusi della Verna è intenzionato a metterla già dal 1° aprile 2025. Nella riunione con i sindaci, Confcommercio ha anche proposto una "governance" per il turismo, un organismo pubblico-privato per coordinare gli eventi nella vallata, che ha trovato molti consensi e che potrebbe essere finanziato con l’imposta di soggiorno.
"Serve continuità e identità per competere sul mercato - ha spiegato Luca Boccalini, responsabile di Confcommercio Casentino - Chiediamo un organismo misto pubblico-privato che coordini le iniziative, garantendo continuità e una forte identità turistica al territorio. L’istituzione della tassa di soggiorno deve avere un obiettivo preciso: deve finanziare questo organismo, essenziale per rendere il Casentino competitivo. Al momento il panorama è troppo frammentato".
A coordinare l’incontro insieme a Boccalini, la responsabile dell’area turismo di Confcommercio Toscana Laura Lodone, che ha ricordato il ruolo cruciale delle Destination Management Organization: "Una destinazione turistica non è solo fatta di risorse artistiche e naturali, ma anche di immagine, marketing, servizi, accessibilità e infrastrutture. Coordinare questi elementi aumenta l’attrattività, come dimostrano esempi vicini, come Arezzo, e molte località italiane ed estere".
Secondo Boccalini, molte iniziative locali sono già di successo, ma mancano di coordinamento: "Penso a Ortignano Raggiolo, inserito nei Borghi più belli d’Italia o a Chiusi della Verna con i Cammini francescani. Se lavoriamo insieme, l’Ambito Turistico Casentino può emergere. Basta individualismi: uniamo le forze".
Confcommercio ha ribadito che l’imposta di soggiorno dovrà avere regole uniformi per tutti i Comuni. "Un regolamento condiviso su esenzioni, giorni di applicazione e importi è indispensabile" ha detto Lodone che ha ricordato l’importanza dell’obbligo, entro il 1° gennaio 2025, del Codice identificativo nazionale (Cin) per le strutture ricettive: "È uno strumento essenziale contro l’abusivismo".