LUCA AMODIO
Cronaca

Una mostra per Sandrelli: "L’arte era la sua vita"

Inaugurata l’esposizione in memoria dell’uomo morto a Roma sul raccordo anulare. La sorella lo ricorda insieme ai genitori e al fratello. Presente Romana Severini.

Una mostra per Sandrelli: "L’arte era la sua vita"

Tanta emozione all’inaugurazione della mostra dedicata a Francesco Sandrelli, il pittore cortonese che lo scorso febbraio morì sul rogo lungo il grande raccordo anulare di Roma.

Le sue opere sono state esposte nel cuore di Cortona, nella saletta del teatro Signorelli, al circolo culturale Gino Severini, in una rassegna intitolata "Verde come linfa": ieri il taglio del nastro alla presenza di un pubblico numeroso e commosso nel ricordare il concittadino tragicamente scomparso.

E’ questa la prima delle iniziative promosse dall’associazione che porta il nome dell’artista cortonese che nelle prossime settimane allestirà anche in centro a Camucia un museo permanentemente dove verranno messe in mostra le opere di Sandrelli.

"Vogliamo tenere viva la memoria di mio fratello grazie alle sue opere - spiega la sorella Maria, presidente dell’associazione - nello stesso spazio porteremo avanti anche operazioni sociali e culturali sia attraverso incontri, letture che laboratori sia promuovendo l’arte tra i giovani con residenze artistiche: inviteremo le nuove generazioni di artisti da tutto il mondo così che possano mettere in mostra le loro creazioni".

Durante la conferenza di presentazione hanno preso parola anche il vice presidente del consiglio regionale, Marco Casucci, e il sindaco di Cortona, Luciano Meoni.

"Un giovane cortonese che ha lasciato un ricordo indelebile nella sua città - ha detto il primo cittadino - e non c’è modo migliore di ricordare Sandrelli che una mostra come questa: oltretutto la grande partecipazione al taglio del nastro conferma il grande affetto verso il nostro concittadino".

Tra il pubblico erano presenti, tra gli altri, anche Romana Severini, figlia del pittore futurista Gino Severini e i familiari di Sandrelli, madre, padre, fratello e sorella, che hanno ringraziato le istituzioni e i cittadini per la vicinanza espressa durante la tragedia e i giorni a venire.

La mostra inaugurata, sin dal suo titolo, rimanda all’amore per la natura e le piccole cose, fino alla nostalgia, allo sgomento, tutti tratti presenti nelle opere di Sandrelli, grande amante della natura e del mondo bucolico della Valdichiana.

A presentare l’incontro la scrittrice Isabella Bietolini e la presidente del circolo, Lilly Magi che poi hanno passato il testimone a Maria e Lorenzo Sandrelli, Riccardo Vannuccini e Alba Bartoli per la lettura di alcune poesie di Sandrelli che realizzava, pari passo, ai suoi dipinti che portarono l’artista cortonese in tutta Italia e anche negli Stati Uniti e a Mosca.

"Francesco era un’artista e in quanto tale anche per lui l’arte coincideva con la vita", ha detto la sorella Maria.