Una statua ricorderà Nuti: "Era un amico di Cavriglia"

L’appuntamento il 31 luglio ai Giardini Ardenza. L’impegno dell’ex sindaco Brogi

Una statua ricorderà Nuti: "Era un amico di Cavriglia"

Francesco Nuti

CAVRIGLIA

Cavriglia inaugura una statua dedicata a Francesco Nuti e gli intitola una panchina all’interno del parco pubblico più importante del capoluogo. La cerimonia è prevista il 31 luglio, alle 21, ai Giardini Ardenza. Nuti e Cavriglia sono legati da un aneddoto decisamente particolare. Il titolo di uno dei più celebri film dell’artista toscano, "Madonna che silenzio c’è stasera", fu partorito proprio nel paese delle miniere, ormai molti anni fa. Nuti era ospite dell’amico Enzo Brogi, a quel tempo sindaco, che sarà presente mercoledì prossimo insieme a Leonardo Degl’Innocenti o Sanni e ad Alessio Bigini di Maker House, che ha realizzato l’opera. Non mancheranno i rappresentanti della giunta e tanti cittadini. Subito dopo la cerimonia sarà proiettato il film. Francesco Nuti è stato vittima di una tremenda malattia che l’ha costretto ad abbandonare le scene in età ancora giovane. E’ morto lo scorso anno. "Abbiamo voluto onorare la sua memoria riconoscendogli uno spazio all’interno del nuovo parco pubblico dell’Ardenza – hanno detto il sindaco Sanni e l’assessore alla cultura Filippo Boni – Questo a voler significare il forte legame di Cavriglia con l’artista, esaltandone le doti e le innegabili capacità di coinvolgere il pubblico".

Ma come nacque l’ispirazione del film? A ricordarlo lo stesso Brogi. "In quel tempo, era il 1982, Francesco, reduce dal successo con i Giancattivi, che aveva abbandonato, veniva spesso a casa mia – spiega l’ex sindaco – Dopo una partita a biliardo ci eravamo seduti su una panchina parecchio isolata. Notte fonda e silenzio assordante, ovunque. Francesco era teso, il suo primo film con i Giancattivi e le incertezze della sua uscita dal gruppo… Ma anche ispirato, aveva mille idee, canzoni, melodie e sceneggiature per film. Il biliardo, le donne, la mamma possessiva, il Perù. Su tutto emergeva la voglia della precedente esperienza da solista. Ridevamo e ricordavamo, le cose fatte, gli amori, la politica, l’amicizia. Poi d’incanto prevalse e irruppe il fragore del silenzio, assordante… e allora ‘Madonna che silenzio c’è a Cavriglia! Zitti, zitti – disse Nuti – Maasdonna! Maaadonna che silenzio c’è a Cavriglia!". Così nacque l’ispirazione. "Peccato che poi la produzione del nuovo film abbia preferito un avverbio al nostro mitico paese", ha ricordato, con nostalgia, Brogi.

Marco Corsi