GAIA PAPI
Cronaca

Un’Academy dell’agriturismo. La novità che guarda al futuro. Tra sostenibilità e innovazione

L’ organizzatore Genovesi: " Il nostro obiettivo è la gestione sostenibile delle risorse naturali". I temi in campo sono la biodiversità, l’uso delle tecnologie digitali e i modelli di turismo responsabile.

Un’Academy dell’agriturismo. La novità che guarda al futuro. Tra sostenibilità e innovazione

Una foto degli stand dello scorso anno. L’iniziativa sarà presentata in occasione dell’AgrieTour ad Arezzo Fiere e Congressi

Per crescere c’è bisogno di conoscenza. Con questo obiettivo nasce la AgrieTour Academy perché il futuro dell’agricoltura e del turismo rurale passa attraverso innovazione e formazione. L’Academy è tra le novità dell’edizione 2024 di AgrieTour, un’area concepita come punto d’incontro tra università, centri di ricerca e professionisti del settore agricolo e turistico. "All’interno della Academy saranno presenti diverse università italiane, insieme ai principali centri di ricerca, che offriranno ai visitatori un’opportunità unica per scoprire le ultime innovazioni, progetti di ricerca, tecnologie emergenti e percorsi formativi. Sono previste presentazioni di ricerche innovative nel campo dell’agricoltura di precisione, della sostenibilità ambientale e delle nuove tendenze nel turismo rurale. Ma anche incontri con docenti e ricercatori, workshop e seminari tematici per approfondire le competenze professionali legate alla gestione sostenibile delle risorse naturali, alla biodiversità, all’uso delle tecnologie digitali in agricoltura e allo sviluppo di modelli di turismo responsabile", spiega il project manager di AgrieTour, Simone Genovesi. Uno spazio speciale è stato riservato all’Università di Firenze ed in particolare il dipartimento di scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali (Dagri) mentre uno spazio collettivo con tutti gli atenei che hanno aderito alla Academy (Parma, Genova, Pisa, Pegaso – Unimercatorum) e ai centri di ricerca (Fondazione Eat, Eurac Research (World Agritourism Congress), Italia che cambia, MedEat Reserch, Villa Montepaldi e Future Food Institute). Dall’analisi dell’osservatorio del salone aretino, l’agriturismo rappresenta la forma di diversificazione agricola più diffusa e capillarmente distribuita nelle aree rurali italiane, nelle zone svantaggiate, montane e nei piccoli centri. Tanto che più di sei Comuni italiani su dieci ospitano almeno un agriturismo. Sono almeno due le chiavi per leggere e capire cosa è oggi l’agriturismo italiano: la specializzazione per tipologie, cioè la risposta a precisi target della domanda, e la diversificazione per territori di appartenenza, cioè l’agriturismo di origine. L’agriturismo è luogo di conservazione di cultura, di rinascita e di evoluzione di usi e costumi minacciati di scomparsa, e questi traggono nuova vita e attualità nelle proposte delle imprese. L’agriturismo conferma il suo ruolo di aggregatore e attivatore di risorse locali e, con la sua offerta originale, unica e continuamente rinnovata, sta conquistando sempre di più il favore di un mercato che ha desiderio di cose autentiche.