Il drammaturgo Euripide racconta che Medea non perdonò al marito Giasone di essersi risposato. In preda al suo istinto vendicativo, la donna uccise la nuova moglie e i suoi stessi figli. Quello che le accadde nei giorni successivi al delitto è però sconosciuto. Da qui inizia il racconto della nuova opera della regista aretina Lucia Senesi (nella foto), dal titolo "Medea".
Il cortometraggio è un’interpretazione moderna della celebre tragedia greca ed è ambientato in una Los Angeles che richiama l’immaginario euripideo, dove la protagonista - interpretata dall’attrice Paola Calliari - si muove tra il paesaggio di El Matador Beach, a Malibu, e le vie del quartiere Mount Olympus, sulle colline di Hollywood. "Tornare ai classici è un modo per affrontare la complessità perché, tra le altre cose, la struttura della tragedia classica forza i personaggi a scelte radicali. Medea è soprattutto una donna che deve sopravvivere in un mondo pensato per gli uomini e che quindi, nell’impossibilità di avere ciò che Adorno chiama una vita vera, deve scegliere se adattarsi o morire. Così un autore che voglia reinterpretarla si trova di fronte allo stesso dilemma", dice Lucia Senesi. Oltre a essere regista, Lucia Senesi nata ad Arezzo classe 1986, è sceneggiatrice e montatrice.
Dopo l’esordio nel 2016 con il documentario "Avanti", si trasferisce negli Usa dove gira nel 2019 il cortometraggio "A Short Story", presentato in anteprima mondiale a La Shorts International Film Festival, nel 2022 il secondo corto "Black Madonna".
Dopo l’anteprima mondiale al Chinese Theatre di Los Angeles, "Medea" è stato presentato al Nòt Film Fest, dedicato al cinema indipendente.