Arezzo, 9 novembre 2015 - Si è svolta oggi la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico nella sede di Arezzo dell’Università di Siena. Nell’aula magna del Campus del Pionta sono intervenuti il rettore dell’Ateneo Angelo Riccaboni, la direttrice del Dipartimento di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale, Loretta Fabbri, il direttore del Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e neuroscienze, Ranuccio Nuti, e il professor Luigi Bosco del Dipartimento di Economia politica e statistica. In rappresentanza degli studenti ha parlato Valentina Fazzuoli mentre la prolusione, lezione inaugurale dell’anno accademico, dal titolo “Lavoro, creatività, formazione”, è stata tenuta dal professor Bruno Rossi, ordinario di Pedagogia generale. Ospite della cerimonia la vice presidente della Camera dei Deputati Marina Sereni, che ha espresso apprezzamento e sostegno alle iniziative dell’Università di Siena ad Arezzo. Oltre 1300 iscritti a corsi di laurea e post laurea, 310 laureati nell’ultimo anno, matricole in aumento del 26 per cento rispetto all’anno precedenti, da 170 a 214. Sono questi i numeri della sede aretina dell’ateneo, dove si possono frequentare nove corsi di laurea, triennali e magistrali - in lingue straniere e in scienze della formazione, per le professioni sanitarie e in economia (questi ultimi in teledidattica) - master sull’internazionalizzazione delle imprese e sull’oreficeria e corsi di formazione per gli insegnanti. Corsi che si sono collocati ai primi posti delle classifiche Censis per la qualità della didattica universitaria. Tra le iniziative dell’ultimo anno, si distinguono in particolare i corsi di lingua cinese aperti a tutti – studenti imprenditori, professionisti - un master sull’internazionalizzazione delle imprese e un accordo di cooperazione accademica firmato nei giorni scorsi in Cina. I corsi di lingua e cultura cinese sono stati organizzati con il sostegno della Camera di Commercio e di Confindustria Toscana Sud, che hanno collaborato alla progettazione anche dei corsi di laurea in Lingue per le imprese e in Scienze per la formazione, per preparare professionisti capaci di aiutare le aziende a internazionalizzarsi e sviluppare le risorse umane. Un progetto innovativo realizzato quest’anno è stato quello di Campus Lab, struttura di oltre 400 metri quadrati dove gli studenti possono sperimentare nuove forme di didattica professionalizzante, sviluppare progetti, lavorare insieme, incontrare rappresentanti del mondo del lavoro. “La giornata di oggi – ha detto il rettore dell’Ateneo Angelo Riccaboni - conferma il successo di un modello operativo, qui ad Arezzo, che qualche anno fa sembrava impossibile anche a causa della mancanza di risorse. Attualmente è possibile seguire anche il primo e secondo anno dei corsi di laurea di Economia e Commercio e di Scienze economiche bancarie. Vi posso anticipare che il successo del progetto porterà ben presto, se si trovano risorse adeguate, ad allargare l’offerta formativa per gli studenti di Arezzo. Le scelte strategiche adottate dal Dipartimento di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale ad Arezzo sono evidentemente state corrette, nell’ambito del ripensamento generale indotto dalla Legge Gelmini. L’Università è ben lieta e disponibile a mettersi in discussione per attivare proposte sempre più in linea con le esigenze del territorio e con l’obiettivo di alzare l’occupabilità degli studenti. Occorre, però, che le imprese e chi le rappresenta siano disponibili e impegnati nello stesso modo. Motore di tale strategica focalizzazione qui ad Arezzo è stata certamente la professoressa Loretta Fabbri, che voglio ringraziare pubblicamente per la passione e l’efficacia della propria azione, insieme agli altri docenti e componenti del personale tecnico e amministrativo che tanto si sono adoperati per ottenere risultati positivi”. “Abbiamo scommesso sulla professionalizzazione dei corsi di studio – ha detto la professoressa Loretta Fabbri - cercando di assicurare alla città percorsi formativi funzionali al suo sviluppo sociale, culturale ed economico, un impegno portato avanti con le categorie economiche puntando sulle lingue e la comunicazione interculturale e d’impresa, sulle scienze della formazione e dell’educazione”. “In questi ultimi anni – ha aggiunto il rettore - è stato ripreso il filo di una cooperazione più efficace, inevitabilmente basata su proposte innovative, unica soluzione possibile rispetto alle difficoltà del contesto generale. In virtù, in particolare, degli sforzi del dottor Andrea Sereni e del dottor Andrea Fabianelli, alla guida delle istituzioni camerali e confindustriali locali, in pochi anni siamo riusciti ad attivare nuove progettualità didattiche, alcune delle quali basate sulla teledidattica sincronica, che sta diventando un modello per l’intera Regione”. Il rettore si è soffermato in particolare sull’importante presenza ad Arezzo delle iniziative in area sanitaria con i corsi di Fisioterapia, Infermieristica e Tecniche di laboratorio biomedico. “Sono grato ai Direttori dei Dipartimenti di area medica, e in particolare al mio referente, professor Ranuccio Nuti, per l’attività svolta, e per l’articolata e nuova progettualità che stanno attuando in collaborazione con l’azienda sanitaria locale. Vorrei ricordare, innanzitutto, l’impegno con cui gli specializzandi svolgono alcune delle proprie attività presso l’Ospedale di San Donato e la novità assai recente dei tirocini svolti presso tale struttura anche da parte degli studenti del corso di Medicina tenuto a Siena. Ringrazio con l’occasione il dottor Enrico Desideri, responsabile di Area vasta, per la vicinanza con cui segue le progettualità appena ricordate. Nell’ambito dei profondi cambiamenti in corso nella sanità toscana sono convinto che la cooperazione fra gli attori istituzionalmente chiamati a occuparsene costituisca un fattore chiave per la salute dei cittadini”. Ha concluso il rettore: “Il successo delle iniziative che derivano dalla passione e dalle competenze dei colleghi docenti e tecnico-amministrativi di Arezzo dimostra che val la pena credere nelle Università pubbliche del nostro Paese, nell’interesse degli studenti, della nostra società e delle nostre istituzioni”. In occasione dell’inaugurazione è stato possibile vedere, per la prima volta nell’aula magna, dei grandi pannelli che riproducono particolari di alcuni dipinti realizzati, tra gli anni Cinquanta e Settanta, dai ricoverati dell'ex Ospedale Psichiatrico di Arezzo. La mattina si è conclusa con la visita a una grande pittura murale realizzata negli spazi di Campus Lab. L’opera, dal titolo “L’arca dei saperi”, è stata realizzata dagli artisti Lisa Gelli e Nicola Alessandrini. Il professor Bruno Rossi, che ha tenuto la lezione inaugurale dell’anno accademico, ha ricevuto dal rettore un’opera realizzata dalle argenterie Giovanni Raspini di Arezzo.
CronacaUniversità, inaugurato l’anno accademico