SALVATORE
Cronaca

Università La grande occasione

Salvatore

Mannino

Tutta la storia recente degli aretini, a cominciare dalla crisi di Banca Etruria e del suo stato maggiore adesso sotto processo ma anche di scandali politici come Variantopoli e Coingas, può essere riletta alla luce di queste considerazioni. Di quanto sarebbe cambiata se le elites locali non si fossero trasformate in conventicole che non avevano la prospettiva del lungo periodo?

Tutto ciò per dire che un convegno come quello che si apre oggi al Palaffari, trasformato la città in una capitale della sanità che cambia, ma soprattutto la riorganizzazione del polo aretino dell’unversità di Siena, annunciata dal rettore Frati in due interviste al nostro giornale e poi confermata nell’incontro di venerdì col sindaco Ghinelli, possono dare un potente impulso a un nuovo corso. Si chiama eterogenesi dei fini, un processo che può fare della crisi di quello che era stato il principale presidio accademico, ovvero la facoltà del Pionta, nata come Magistero, diventata Lettere e infine sfociata nell’autodissoluzione del dipartimento, l’occasione da non perdere.

Il progetto presentato dal rettore riorganizza organicamente il polo universitario: non un solo dipartimento e qualche moncherino, ma un sistema basato su tre grandi aree tematiche: economico-giuridica, letteraria-pedagogica-linguistica e sanitaria. Non più una protesi isolata ma la seconda gamba dell’ateneo di Siena, garantita dalla vivacità e dal numero di iscritti con cui Arezzo contribuisce alla vita complessiva di una delle più antiche università italiane.

Può diventare quella fucina di classi dirigenti che città e provincia non hanno mai avuto, può diventare linfa vitale per la nostra economia produttiva, alla ricerca di specializzazioni sempre aggiornate, può diventare più in generale un soffio di aria fresca nel clima culturale complessivo. Per ora è solo un abbozzo, sta alle elites aretine farne una carta concreta di sviluppo futuro.