REDAZIONE AREZZO

Impennata nei vaccini, picco di prenotazioni: passano da 200 a 1600. “L’inizio fa ben sperare”

A due settimane dall’inizio spazzati via i numeri di anno scorso. De Sanctis: “Un dato che fa ben sperare, la copertura sarà migliore”. “Mantenere comportamenti corretti e non abbassare la guardia”

Somministrazione vaccino anti-covid (Foto di repertorio)

Somministrazione vaccino anti-covid (Foto di repertorio)

Arezzo, 18 ottobre 2024 – A poco più di due settimane dall’inizio della campagna di vaccinazione gratuita antinfluenzale e contro il Covid i numeri parlano già di un grande risultato. Una sensibile impennata rispetto allo scorso anno che fa ben sperare. Siamo passati dai 2764 vaccini registrati lo scorso anno in questo periodo, ai ben 16400 circa registrati, se pur non ancora somministrati. “Un dato che fa ben sperare. Se l’andamento continuerà con questi numeri potremmo avere un miglioramento netto delle coperture rispetto allo scorso anno” spiega Elena De Sanctis, direttrice igiene e sanità pubblica area est e responsabile rete vaccinazioni e raccordo con cure primarie Asl Toscana Sud Est. Siamo ancora in una fase di ipotesi, ma i dati sono pur sempre importanti. Stabili invece, al momento, le registrazioni per vaccinarsi contro il Covid. Le donne in gravidanza, i bambini e ragazzi tra i 6 mesi e i 17 anni, gli over 60, i pazienti fragili e i lavoratori per i quali il vaccino è raccomandato: queste le categorie a cui è rivolta la campagna di vaccinazione gratuita partita il 1° ottobre, e che avranno tempo fino al 31 dicembre.

I vaccini verranno somministrati da medici, pediatri, centri vaccinali e nelle farmacie che hanno aderito. “Le due vaccinazioni sono molto importanti per evitare la doppia infezione che potrebbe essere pericolosa soprattutto per gli anziani, i bambini, per le donne in gravidanza e per i soggetti con patologie croniche” spiega la dottoressa. “Non a caso la percentuale dei pazienti ricoverati in forma grave sono persone non vaccinate. Vaccini che, ricordiamo, proteggono anche dalle complicazioni” continua De Sanctis.

Dottoressa, quali sono i vaccini antinfluenza che verranno somministrati quest’anno?

“Sono di quattro tipi: un vaccino tetravalente adiuvato per tutti i soggetti over 60 e soggetti gravemente immunodepressi; un vaccino tetravalente ad alto dosaggio per gli ospiti delle Rsa, un vaccino tetravalente inattivato per le altre categorie e infine un quarto tipo che quest’anno sarà disponibile anche con la formulazione del vaccino in spray nasale per i bambini da 2 a 6 anni, quindi niente ago per loro”.

E per quanto riguarda il Covid? “In concomitanza con il vaccino antinfluenzale verrà offerto anche il vaccino per il Covid nella sua nuova formulazione contro la nuova variante, disponibile in dosaggio differenziato per adulti, bambini e neonati. Si fa in un’unica dose, almeno 3 mesi di distanza da una precedente. E’ raccomandato agli ultra 60enne, alle donne in gravidanza, agli operatori sanitari, con patologie croniche e famigliari che assistono i soggetti fragili”.

Che caratteristiche ha la nuova variante Covid?

“Ha un’elevata trasmissibilità, colpisce le alte vie respiratorie, quindi le polmoniti sono più rare, questo perché abbiamo maturato una certa immunità. In Italia i decessi continuano ad essere sono una ventina”.

Consigli?

“Mai abbassare la guardia. La prima arma sono i vaccini. E’ poi importante mantenere comportamenti corretti. Se abbiamo sintomi simil-influenzali rimanere a casa o utilizzare la mascherina e usare disinfettanti alcolici per l’igiene delle mani”.

Gaia Papi