Si parte con gli ospiti delle Rsa, per proseguire con i più fragili, i malati cronici, gli ultra 65enni, fino a tutti gli aventi diritto. Al via il 1 ottobre ad Arezzo come nel resto della regione e nella Asl Toscana Sud Est, la campagna di vaccinazione contro l’influenza e il Covid. L’influenza di stagione è attesa per l’autunno inoltrato, ma quest’anno la Asl gioca d’anticipo e fa scattare la profilassi. Il Centro Europeo per il controllo delle Malattie stima infatti che ogni anno, in Europa, si verifichino dai 4 ai 50 milioni di casi sintomatici di influenza e che tra 15.000 e 70.000 cittadini muoiano ogni anno per cause associate all’influenza. Il 90% dei decessi si verifica in persone con condizioni cliniche croniche di base. In Italia l’influenza e la polmonite ad essa associata sono classificate tra le prime 10 principali cause di morte. Ecco perché si partirà proprio dalle categorie più a rischio. Ma per l’influenza di stagione si possono vaccinare anche i bambini. La vaccinazione verrà offerta gratuitamente a tutti i soggetti over 60 e bambini in fascia di età 6mesi/6 anni. Hanno inoltre diritto alla vaccinazione anche coloro che sono a rischio di gravi complicanze per la presenza di patologie concomitanti, i familiari di soggetti fragili, le donne in gravidanza e nel post partum, chi svolge lavori di pubblica utilità, gli operatori sanitari, chi lavora a contatto con gli animali, i donatori di sangue. La Regione ha messo a disposizione delle Asl 4 tipi di vaccino antinfluenzale: un vaccino tetravalente adiuvato per tutti i soggetti over 60 e soggetti gravemente immunodepressi (163.208 dosi per la Asl Tse); un vaccino tetravalente ad alto dosaggio per gli ospiti delle Rsa (sono 3.450 le dosi in asl Tse), un vaccino tetravalente inattivato per le altre categorie (35866 dosi) e infine un quarto tipo che quest’anno sarà disponibile anche con la formulazione del vaccino in spray nasale per i bambini da 2 a 6 anni (7.268 dosi). Insieme al vaccino antinfluenzale verrà offerto anche quello per il Covid nella sua nuova formulazione aggiornata disponibile in dosaggio differenziato per adulti, bambini e neonati.
"L’influenza rappresenta un serio problema di sanità pubblica – spiega Elena De Sanctis, Responsabile Rete Vaccinazioni e raccordo con Cure Primarie della Asl - oltre a una rilevante fonte di costi, diretti e indiretti, sia per la gestione dei casi e delle complicanze della malattia, sia per gli alti livelli di assenteismo in ambito scolastico e lavorativo e le perdite di produttività. Pertanto è necessario intensificare i programmi di vaccinazione e le misure di prevenzione, proteggendo in particolare la salute dei gruppi di popolazione più a rischio. La vaccinazione rimane la forma più efficace di prevenzione dell’influenza e del covid". Non solo il vaccino, anche la diffusione delle buone pratiche può ridurre il rischio di contrarre l’infezione e di trasmettere il virus agli altri. Quali? Una su tutte: l’uso della mascherina e la corretta igiene delle mani.