Arezzo, 11 ottobre 2024 – Sarà il regista milanese Marco Tullio Giordana, autore di cult come “La meglio gioventù” e “I cento passi”, a ricevere, questa sera, il Premio Marzocco alla carriera. Il regista torna alla quarantaduesima edizione del ValdarnoCinema Film Festival - dove era stato quasi 30 anni fa, nel 1995, per Pasolini – per presentare al pubblico il suo ultimo lavoro, “La vita accanto”, e ricevere il premio alla carriera. Il film, ispirato all’omonimo romanzo di Mariapia Veladiano "La vita accanto" (Einaudi, 2010), è ambientato a Vicenza negli anni compresi tra l’Ottanta e il Duemila. La storia è quella di una ricca e influente famiglia vicentina composta da Maria (Valentina Bellè), dal marito Osvaldo (Paolo Pierobon) e dalla gemella di quest’ultimo, Erminia (Sonia Bergamasco), celeberrima pianista. Dopo anni di tentativi, Maria mette finalmente al mondo Rebecca, attesa con grandi aspettative. La neonata, però, presenta una vistosa macchia purpurea che copre metà del viso e che diventa una vera e propria ossessione per Maria, tale da rifiutare l’istinto stesso di madre.
L’adolescenza di Rebecca sarebbe segnata dalla vergogna e dall’isolamento se fin da piccola non rivelasse straordinarie doti musicali. Saranno queste a liberarla dalle fissazioni familiari e dai segreti che queste nascondono. In attesa della cerimonia, la penultima giornata di festival, si aprirà al Cinema Teatro Masaccio, alle ore 16.00, con la proiezione di "MalaMente" di Giovanni Guidelli, cortometraggio in concorso alla presenza del regista a cui seguirà "Taxibol", documentario di Tommaso Santambrogio che ci porta per le strade di Cuba, in compagnia di Lav Diaz, famoso regista filippino, e Gustavo Flecha, un loquace taxista cubano. I due si ritrovano a discutere di politica, migrazione, condizioni sociali e amore, toccando numerose storie ed esperienze personali che danno vita ad un affresco storico delle condizioni dei loro paesi. Dopodiché si prosegue, alle 18.00, con "Questi ragazzi", un cortometraggio in concorso di Renato Chiocca alla presenza del regista e "A strange path" di Guto Parente, con un giovane regista che torna nella sua città natale, e cerca di riallacciare i rapporti con il padre, mentre la pandemia accelera rapidamente in tutto il Brasile. Il Valdarno Cinema Film Festival si chiuderà poi domani.