REDAZIONE AREZZO

Omicidio San Polo, Vannacci incontra Mugnai: “La mia solidarietà a quest’uomo, la difesa è sempre legittima”

L’eurodeputato ha incontrato l’uomo che il 5 gennaio 2023 uccise a colpi di fucile Gezim Dodoli che con una ruspa gli stava demolendo la casa: “Cambiare la legge sulla legittima difesa se questa è insufficiente”. Il 15 gennaio l’udienza preliminare al tribunale di Arezzo, Mugnai è accusato di omicidio volontario

San Polo (Arezzo), 5 gennaio 2025 – "Porto la mia solidarietà a questo signore che purtroppo si è ritrovato a difendere sé stesso, la propria famiglia e la propria casa”. L’eurodeputato Roberto Vannacci stamani, domenica 5 dicembre, ha visitato Sandro Mugnai nella sua abitazione a San Polo. L’uomo, nel gennaio del 2023, uccise a colpi di fucile Gezim Dodoli che con una ruspa gli stava demolendo la casa, mentre Mugnai e la sua famiglia si trovavano dentro l’abitazione. 

Il generale Roberto Vannacci fa visita a Sandro Mugnai (Foto Falsetti)
Il generale Roberto Vannacci fa visita a Sandro Mugnai (Foto Falsetti)

ll generale ha spiegato così la sua visita: “Il senso di venire qui è portare la mia solidarietà al signor Mugnai, perché la difesa quando è difesa è sempre legittima”. "Io ho fiducia nella magistratura – ha sottolineato l’eurodeputato – e spero che si possa dimostrare chiaramente l’innocenza di questo signore che stava difendendo la propria casa e la propria famiglia”.

"In parte – ha aggiunto Vannacci – è stata fatta ultimamente una variante alla legge sulla legittima difesa che ha consentito di migliorare la situazione di chi, soprattutto in ambito domestico, si difende. Ma se ciò non è sufficiente, la legge va cambiata. Se non è sufficiente per garantire, a chi si trova in condizioni di subire un'aggressione, di potersi difendere senza poi dover subire un processo giudiziario, probabilmente dovremmo intervenire perché penso che faccia parte del buon senso comune del buon vivere sociale".

La ruspa con cui Gezim Dodoli stava distruggendo casa a Mugnai prima che venisse ucciso nel gennaio del 2023
La ruspa con cui Gezim Dodoli stava distruggendo casa a Mugnai prima che venisse ucciso nel gennaio del 2023

Vannacci ha fatto notare che "in altri contesti ci siamo sciacquati la bocca sull'aggressore, sull'aggredito, nel diritto internazionale e tutto il resto... E quando si tratta di una questione personale tutti questi concetti vanno a farsi benedire? Non mi sembra il caso, no. Soprattutto poi - ha sottolineato - c'è la questione importante di quando uno si trova in ambito domestico, la casa è inviolabile, è il nido dove ci sentiamo sicuri. Quando qualcuno ci entra nella nostra casa è sicuro che il turbamento generato nella persona aggredita, nel posto dove si sente sicura, è talmente elevato che alla fine può anche ingenerare delle reazioni inconsulte".

Foto Falsetti

L’incontro si è tenuto oggi a due anni esatti da quanto accaduto. Il 15 gennaio è fissata l’udienza preliminare al tribunale di Arezzo. Nel nuovo procedimento Mugnai è accusato di omicidio volontario, un capo di imputazione ben più pesante rispetto a quello del primo processo che lo aveva visto imputato per eccesso colposo di legittima difesa. Il procedimento si è concluso nei mesi scorsi con l’ordinanza del gup Claudio Lara con cui ha restituito gli atti alla pm Laura Taddei per la riformulazione del capo di imputazione. Secondo il giudice non si tratta né di legittima difesa né da eccesso colposo di legittima difesa. Si tratta semmai di uno scenario da omicidio volontario e da questa ipotesi di reato ripartirà il procedimento davanti al giudice Stefano Cascone. I legali di Mugnai, Piero Melani Graverini e Marzi Lelli, dovranno decidere se optare di nuovo per il rito abbreviato oppure per il rito ordinario.