Veicoli storici, Aci: “Finalmente si possono richiedere le targhe originarie della prima immatricolazione”

Mennini: “Importante tutela per il patrimonio storico automobilistico italiano, e una conquista per gli amanti dei veicoli storici”

Arezzo,  30 settembre 2024 – Le “targhe storiche” sono ormai una realtà! Via libera alla possibilità di utilizzare nelle auto e nelle moto d'epoca le targhe del periodo di immatricolazione con i relativi numero e sigla della prima iscrizione al Pra.

Dopo anni di attesa (se ne parla dal 2020), ora è finalmente possibile ottenere la reimmatricolazione di un veicolo di interesse storico con il numero di targa originario della prima immatricolazione. Lo ha stabilito il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che ha emanato il decreto attuativo per la legge 178 del 30 dicembre 2020 in cui si prevede la "facoltà di ottenere le targhe di circolazione della prima iscrizione al Pubblico registro automobilistico, ovvero di ottenere una targa del periodo storico di costruzione o di circolazione per i veicoli di interesse storico e collezionistico".

Questo decreto segue le disposizioni dell’articolo 93, comma 4, del Codice della Strada. Per ottenere una targa storica, il proprietario del veicolo deve presentare un’istanza presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista o un ufficio della Motorizzazione Civile. Da anni l’Aci sollecitava la possibilità di ripristinare le targhe di prima iscrizione per i veicoli storici successivamente reimmatricolati con le nuove targhe, e la legge di bilancio del 30 dicembre 2020 ne aveva previsto la possibilità.

“Questo decreto-ha dichiarato Bernardo Mennini, Presidente dell’Automobile Club di Arezzo- rappresenta una importante tutela per il patrimonio storico automobilistico italiano, e una conquista per gli amanti dei veicoli storici”.

La pratica istruttoria può essere gestita in tutte le sedi delle delegazioni dell’Automobile club Arezzo. Non tutte le auto, le moto e i mezzi agricoli possono ottenere una targa storica. Il decreto prevede 3 fattispecie: i veicoli radiati dal Pra, i veicoli reimmatricolati nel corso della loro esistenza, i veicoli di origine sconosciuta, ossia privi di documenti di circolazione.

Si nota, quindi, che si tratta comunque inderogabilmente di veicoli che all’origine erano iscritti al Pubblico Registro. Mancano, dunque, i veicoli che sono stati immatricolati per la prima volta in un Paese estero. Che attualmente possono essere nazionalizzati e targati con un contrassegno di identificazione del tipo ora in uso (le targhe attuali conformi alle normative europee).

Grazie alla digitalizzazione degli archivi Pra, attraverso un’interrogazione sul numero di telaio, ACI è in grado di ricostruire tutta la storia di qualsiasi veicolo, e quindi reperire la sigla della targa assegnata nella prima immatricolazione. È questo il primo atto della pratica di emissione delle targhe storiche.

Qual è il percorso da effettuare per ricevere una targa storica? Quali sono i costi? Quali sono i tempi di emissione? Partiamo dall’iter: secondo quanto illustrato nel Decreto Attuativo del 4 agosto 2023 che recepiva la Legge 178 del 30 dicembre 2020 (la “Legge di Bilancio 2021”, che conteneva il provvedimento sulle targhe storiche), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 225 del 26 settembre 2023 e illustrato nei dettagli operativi dal Decreto del Direttore Generale della Motorizzazione del 21 novembre 2023 e dalla Circolare congiunta di ACI e del Ministero dei Trasporti dei giorni seguenti, il proprietario deve presentare un’istanza apposita alla Motorizzazione ovvero a una agenzia specializzata , pagare i diritti e gli emolumenti relativi alla pratica (10,20 euro di diritti alla MCTC, 64 euro per 4 marche da bollo, 27 euro di emolumenti del Pra, per un totale di circa 100 euro), più il costo di stampa e consegna della targa (549 euro per la targa storica automobilistica, 274,50 euro per la targa di un motoveicolo o di un mezzo storico agricolo).

Questo il costo “base”, cui va aggiunto il costo del servizio di un’agenzia specializzata. Il costo non è indifferente, ma commisurato al valore di completamento della storicità del veicolo, e comunque è un’operazione che impone alti costi, soprattutto per il Poligrafico dello Stato, che ha dovuto attrezzarsi in modo specifico, e considerando che la produzione di queste targhe storiche necessita di una importante fase manuale.

Le targhe per autoveicoli, motocicli e macchine agricole, saranno tutte realizzate direttamente dal Poligrafico Zecca dello Stato, da quelle quadrate a quelle orizzontali con l’indicazione della Provincia in arancione. Tempi di espletamento della pratica? A regime sarà di circa 15 giorni. Ovviamente la targa di immatricolazione precedentemente in uso, se presente, dovrà essere restituita.